Potrà scontare la pena a casa il produttore cinematografico ed ex presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori. È stata infatti accolta dal magistrato di sorveglianza listanza presentata dai suoi difensori giovedì scorso con cui si chiedeva la detenzione domiciliare. Il magistrato di Sorveglianza Angela Salvio ha espresso parere favorevole all'istanza presentata dalla difesa del produttore cinematografico e "provvisoriamente" può scontare a casa e non in carcere la pena. La decisione dovrà ora essere ratificata dal tribunale collegiale di Sorveglianza che fisserà unudienza a breve. Cecchi Gori è destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte dAppello di Roma per un cumulo di pene di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni di reclusione relativo a reati finanziari, tra cui una bancarotta fraudolenta. Cecchi Gori è ricoverato allospedale Gemelli di Roma piantonato dalla polizia penitenziaria a seguito della condanna per il crac della casa di produzione cinematografica Safin. Siamo soddisfatti - dice il suo avvocato Paola Balducci - e un ringraziamento va alla magistratura di sorveglianza che, pur momento di emergenza a causa del coronavirus, è intervenuta con tempestività. Pochi giorni famolti rappresentanti del cinema italiano avevano scritto una lettera a Vittorio Cecchi Gori per esprimere "solidarietà e vicinanza".