Prescrizioni restrittive in tutte le strutture giudiziarie per la tutela degli operatori e adozione di ogni misura idonea a contenere il contagio da Coronavirus. Questo in sintesi, a quanto si apprende da fonti del ministero, il contenuto di un provvedimento a cui starebbe lavorando il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Fra le norme anche quelle che prevederebbero la possibile sospensione delle udienze non urgenti in tutte le zone del Paese in cui si manifestano esigenze sanitarie. Pronto un decreto che autorizza i magistrati a sospendere le udienze ove necessario. "Per quanto riguarda il settore giustizia - ha detto il Guardasigilli - in tanti stanno chiedendo giustamente ulteriori misure a tutela degli operatori del diritto ed è proprio quello su cui stiamo lavorando in queste ore. Siamo partiti, come era doveroso, dalla cosiddetta “zona rossa”, per cui abbiamo disposto la sospensione dei termini processuali con il primo decreto approvato dal Governo. Adesso stiamo lavorando a nuove misure che presto, probabilmente a breve, saranno comunicate: l’obiettivo è quello di tutelare in tutto il territorio, con urgenza, la sicurezza e la salute di tutti coloro che si trovano negli uffici giudiziari. Nel frattempo, ricordo che, grazie alla collaborazione con il Consiglio nazionale forense, abbiamo già adottato le linee guida che abbiamo diramato a tutti gli uffici giudiziari e a tutti i consigli dell’ordine degli avvocati. Sono indicazioni a mio avviso molto importanti, che invito a leggere e a rispettare ,con cui si stabiliscono le modalità per evitare il sovraffollamento e per regolare il calendario delle udienze. Ogni dipartimento del ministero della Giustizia ha diramato diverse circolari, con indicazioni chiare, in linea con quanto disposto dal ministero della Salute.Il confronto con gli uffici su tutto il territorio nazionale è stato costante. Ce la stiamo mettendo tutta per superare questo momento particolarmente delicato per il Paese". LA RICHIESTA DEL CSM Valutare l’estensione delle prescrizioni sul rinvio dei processi – finora disposte dal decreto legge sull’emergenza coronavirus solo per le zone rosse – agli uffici giudiziari «ove si manifesti un rischio di contagio accertato dall’autorità sanitaria».Lo chiede il Csm al Guardasigilli Alfonso Bonafede con una delibera urgente approvata all’unanimità oggi dal plenum contenente linee guida alla luce dell’emergenza sanitaria.«Si ritiene necessario – si legge nel documento, messo a punto dalla Sesta e dalla Settima Commissione di Palazzo dei Marescialli – chiedere al ministro della Giustizia di voler valutare, in relazione all’emergenza sanitaria nazionale, l’adozione di misure specifiche per gli uffici giudiziari ove si manifesti un rischio di contagio accertato dall’autorità sanitaria, eventualmente anche estendendo, per il periodo ritenuto necessario, le prescrizioni previste nel dl n. 9 del2.3.2020, ovvero la disciplina delle attività giudiziarie nel periodo feriale nonchè le disposizioni sulla sospensione dei termini delle attività processuali».