Il Movimento 5 Stelle torna in piazza per gridare ancora una volta il suo no ai vitalizi ai parlamentari. Autobus in arrivo da tutta Italia hanno raggiunto Roma, in piazza Santi Apostoli con bandiere e musica, e secondo gli organizzatori si contano circa 4mila persone. Tra gli slogan, oltre all'ormai classico "onestà", anche "contro la vecchia politica che sta cercando di riprendersi i privilegi". "Siamo in piazza perché vogliamo dare risposta ai cittadini normali e non alla casta e ai privilegi della politica", ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che ha aggiunto: "Basta beghe, il governo arrivi al 2023". L'intervento conclusivo della giornata sarà del capo politico, Vito Crimi, che ha anticipato su Fb: "Ci siamo. Oggi è il giorno in cui da una piazza facciamo sentire la nostra voce, tutti insieme, a coloro che stanno cercando di riprendersi il vitalizio, quel vergognoso privilegio che con fatica eravamo riusciti a cancellare. Pensare che quel passato possa tornare, fa ribrezzo". La manifestazione è anche il primo evento in vista degli Stati generali, che potrebbero essere anticipati al 15 o al 22 marzo, in cui si deciderà il capo politico. In contendenti sono molti, tutti presenti in piazza e lanciati verso la corsa, tra cui Paola Taverna, che ha incitato: "Preparate l’elmetto!”. A distanza è arrivato anche il sostegno di Alessandro Di Battista, ora in Iran: “La vergognosa difesa dei vitalizi dimostra una cosa. Che certe battaglie, sacrosante, si possono vincere esclusivamente con il supporto e la partecipazione popolare”. In piazza parlerà anche l'ex capo, Luigi Di Maio.

Gli ex parlamentari

La manifestazione non piace agli ex parlamentari che hanno fatto circorso controi tagli. In conferenza stampa, Antonello Falomi, presidente dell'Associazione degli ex parlamentari, ha commentato: "È la prima volta che si organizza una manifestazione per impedire a dei giudici di emettere una sentenza oppure per tentare di condizionarli, intimidirli, minacciarli", ha detto  a proposito della decisione che dovrà essere adottata dalla Commissione contenziosa di Palazzo Madama sui ricorsi. "Sembra che per gli ex parlamentari non valga ciò che vale per un normale cittadino ovvero il diritto ad avere un giudice", e ancora Falomi parla di  "vergognosa gogna mediatica a cui sono stati sottoposti alcuni giudici di quella Commissione".