Cresce l'allarme e la preoccupazione per la diffusione del coronavirus. Non solo il contagio non si ferma ma accelera la sua diffusione. L'ultimo bollettino rilasciato dalle autorità cinesi parla infatti di 56 morti e duemila contagiati.  Altra notizia preoccupante è quella di una prima vittima a Shanghai e così, una delle maggiori piazze finanziarie mondial, trema per il possibile contagio con 40 casi accertati. Nel frattempo la sanità cinese inizia a registrare le prime difficoltà. Numerosi gli appelli che i singoli ospedali stanno pubblicando sui loro siti e pagine social: "servono mascherine e camici monouso, con urgenza assoluta" E Medical Facts, il sito di divulgazione scientifica di Roberto Burioni, scrive: "Avevamo già detto che le scorte stavano finendo e le misure di razionamento – una tuta e due mascherine per 12 ore di lavoro -, non sono bastate per coprire l’attesa di nuovi rifornimenti. Stamane siamo riusciti a strappare gli ultimi fondi di magazzino da amici a Tianjin, da inviare nell’ospedale con cui entrambi collaboriamo. I fornitori hanno comunque confermato che gli stock sono esauriti a livello nazionale.Sanità cinese in difficoltàIl Governo ha promesso l’invio di ulteriori risorse, ma finora gli aiuti che avrebbero raggiunto Wuhan hanno saltato tutti gli ospedali principali. Quel che è certo è che la Sanità cinese stia vivendo enormi difficoltà a fare rete e la comunicazione tra il coordinamento soccorsi e direzioni ospedaliere sia quantomeno vittima di una deleteria compiacenza" Dopo Pechino, Tianjin, Xi'an e la provincia di Shandong hanno proclamato lo stop dei mezzi pubblici a lunga percorrenza. Chiude Disneyland Hong Kong, gli americani avviano l'evacuazione dei propri connazionali, la Peugeot quella del proprio staff. Intanto un malato è sotto osservazione a Toronto, in Canada. Il presidente Xi Jinping ha ammesso che la situazione è "grave" e l'epidemia del coronavirus accelera'. Ma assicura: "Ce la faremo". Mascherine prima di entrare in chiesa, niente acqua santa all'ingresso, microfoni ripuliti subito dopo il loro uso, nello scambio della pace si annuisce con la testa ma nessuna stretta di mano e soprattutto il sacerdote deve lavarsi le mani prima e dopo l'Eucarestia, usare mascherine chirurgiche e posizionare l'ostia "delicatamente sul palmo della mano" evitando il più possibile il contatto fisico diretto. La diocesi di Hong Kong prende le contromisure per evitare la diffusione del coronavirus in vista delle celebrazioni delle messe domenicali di oggi. Lo scrive il Sir. "Tutti i sacerdoti, il personale cerimoniale e i membri della chiesa devono seguire queste linee guida per garantire il benessere pubblico e ridurre al minimo la possibilità che il nuovo virus si diffonda nella comunità", è l'invito della diocesi che chiede anche di tenere aperte porte e finestre delle chiese per consentire, raccomanda di pulire regolarmente i pavimenti della Chiesa, inginocchiatoi e stanze delle confessioni.C'è un caso sospetto di coronavirus a Vienna. Si tratta di un'assistente di volo cinese che il 24 gennaio è arrivata nella capitale austriaca e che nei giorni precedenti è stata a Wuhan. La donna si trova ora in isolamento nell'ospedale Kaiser Franz Josef dopo essere stata ricoverata ieri sera con sintomi influenzali.