Salvo imprevisti, si conoscerà oggi pomeriggio il nome del sostituto di Paolo Criscuoli, il togato di Magistratura indipendente dimessosi a settembre dopo le note vicende dell’affaire Palamara. Chi doveva subentrargli, il presidente del Tribunale di Vasto Bruno Giangiacomo di Area, aveva rinunciato a causa della pendenza di un disciplinare. Non essendoci altri giudici non eletti, era stato quindi necessario procedere con le elezioni suppletive.

La seconda tornata dopo quella di ottobre per il sostituto di Antonio Lepre, anch’egli togato di “Mi” e coinvolto nella medesima vicenda di Criscuoli. Lo spoglio si terrà oggi in Cassazione. I candidati per queste elezioni erano tre: Elisabetta Chinaglia, Silvia Corinaldesi e Pasquale Grasso. Il risultato del voto sarà molto interessante per tastare gli orientamenti della magistratura italiana. Normalmente molto differenti da quanto raccontato sui giornali.

La partita pare essere fra Elisabetta Chinaglia e Pasquale Grasso. La prima, candidata di Area, può contare sullo zoccolo duro della magistratura progressista. Grasso punta a raccogliere i voti della sua ex corrente, “Mi”, e dei magistrati moderati più attenti a temi di carattere “sindacale”. Corinaldesi, esponente di Unicost, si trova invece a farsi carico del dopo- Palamara.

Momento non facile per le toghe di centro di cui Palamara è stato per anni uno degli esponenti più in vista. Unicost è alla ricerca di una propria identità, senza appiattirsi sulle posizioni dei colleghi progressisti. Autonomia e indipendenza ha invece lasciato libertà di voto senza presentare candidati.

Con questa votazione il plenum del Csm tornerà alla naturale composizione di 16 membri togati. Fra i primi impegni del neo consigliere le nomine dei procuratori di Roma e Perugia. Particolarmente delicata la seconda nomina perché dovrà terminare le indagini proprio su Palamara. L’ex presidente dell’Anm è al momento indagato per corruzione per la nomina, non avvenuta, del procuratore di Gela. I magistrati titolari del fascicolo hanno chiesto una proroga delle indagini nelle scorse settimane.