Lotta tra la vita e la morte, con ustioni sul 70% del proprio corpo. È la condizione della donna indiana che ieri mattina è rimasta vittima di un'atroce vendetta nella città di Unnao, nello stato dell'Uttar Pradesh. La ragazza di 23 anni stava andando in tribunale per testimoniare contro due uomini che l'avevano violentata nel marzo scorso filmando la violenza.

Questa volta sono tornati in cinque, l'hanno aggredita nei pressi della stazione ferroviaria, gettata in un campo vicino, cosparsa di benzina e poi hanno appiccato il fuoco. La donna si è salvata per l'intervento della polizia che ha arrestato tutti gli aggressori e trasportato la vittima all'ospedale specializzato di Lucknow anche se dovrà essere trasferita a New Delhi per ulteriori cure. Quello di ieri è solo l'ultimo atto di una lunga scia di violenze sessuali nei confronti delle donne, ma che coinvolge anche bambini, che sembra non avere fine in India. Secondo i dati governativi relativi al 2017, sono state registrati 33.658 casi di stupro, una media impressionante di 92 ogni giorno. Le cifre però potrebbero essere superiori perchè in molte occasioni non viene presentata denuncia.

La polizia ha fornito qualche informazione sulla vicenda: la 23enne aveva avuto una relazione con uno dei suoi aguzzini lo scorso anno, l'uomo dopo aver mentito su una promessa di matrimonio l'aveva violentata con altri amici. L'avvenimento ha fatto esplodere la polemica politica, Supriya Sule, parlamentare del partito del Congresso nazionalista ha affermato via twitter che «Se i colpevoli non fossero stati protetti e perseguiti in tempo, ciò non sarebbe accaduto. C'è un completo stato di illegalità nello stato dell'Uttar Pradesh».

Da più parti si reclamano pene più severe, compresa la condanna a morte, soluzioni che non soddisfano gli attivisti che pure si mobilitano in massa contro la violenza sessuale. Il problema infatti ha radici profonde nella cultura del paese dove sono proprio gli atteggiamenti misogini degli uomini a provocare questi crimini.

Soltanto una settimana fa un medico veterinario di 26 anni aveva subito la stessa sorte, anch'essa era stata uccisa e il suo corpo bruciato, pochissimi giorni dopo un'adolescente è incappata nella stessa tragica fine. Avvenimenti che hanno provocato un'ondata di indignazione popolare con migliaia di persone scese in strada chiedendo maggiore protezione per le donne.