Donald Trump starebbe «seriamente valutando» di testimoniare nella inchiesta di impeachment nata dal cosiddetto scandalo del “Kievgate”. Lo ha affermato in un tweet lo stesso presidente americano.

La testimonianza potrebbe arrivare in forma scritta. Il presidente americano, infatti, ha risposto positivamente a un appello con cui Nancy Pelosi lo aveva invitato a dire la «verità». La speaker della Camera, scrive l’inquilino della Casa Bianca, ha lasciato intendere che «potrei testimoniare in relazione alla Caccia alle streghe chiamata Impeachment, e che potrei farlo su carta». «Sebbene io non abbia fatti nulla di sbagliato, e sebbene non mi piaccia dare alcuna credibilità a questo processo basato su Bufale, l’idea mi piace».

Intanto l’impeachment show entra nella sua seconda settimana, con otto testimoni che saranno ascoltati durante le audizioni pubbliche prima dei sette giorni di vacanze del Congresso per il Ringraziamento. Di fronte alla commissione Intelligence oggi tornerà a testimoniare Alexander Vindman, in qualità di principale esperto di Ucraina del Consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, che per primo lanciò l’allarme sulla famosa telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino Vlodomyr Zelensky a cui aveva assistito e in cui il tycoon chiedeva al suo omologo di indagare sugli affari ucraini di Hunter Biden, figlio del democratico Joe Biden il più accreditato rivale, nella corsa per le presidenziali del 2020.

Come rivelava ieri un sondaggio pubblicato da Abcnews, per il 70% dei cittadini americani Trump ha sbagliato, mentre il 51% è favorevole dalla destituzione del presidente, una percentuale molto alta.

Che però non sembra inquietare più di troppo l’entourage presidenziale e nemmeno lo zoccolo duro del suo elettorato. Il 60 per cento degli elettori repubblicani è infatti convinto che l’impeachment alla fine finirà per facilitare la rielezione di Trump alla Casa Bianca. E la percentuale sale al 72 per cento tra quelli che dicono di seguire, «molto» o «abbastanza», l’inchiesta.

È quanto emerge da un sondaggio Cnn/ Des Moines/ Mediacom, in base al quale l’elettorato trumpiano si mostrerebbe ancora molto compatto e motivato attorno al proprio presidente.