Cinque militari italiani sono rimasti feriti, tre in modo grave, nell'esplosione di un ordigno nei pressi di Kirkuk, nel nord dell'Iraq. È quanto apprende l'Adnkronos da fonti qualificate, secondo cui i soldati sono stati investiti dall'esplosione mentre rientravano a piedi verso i loro mezzi. I cinque soldati investiti dall'esplosione appartengono ad una pattuglia interforze impegnata nella missione di addestramento delle forze curde e irachene "Prima Parthica". Hanno riportato gravi lesioni agli arti inferiori tre dei cinque militari feriti in modo grave nell'esplosione di un ordigno. I soldati sono prontamente soccorsi, evacuati con elicotteri Usa della coalizione e trasportati in un ospedale Role 3 dove stanno ricevendo le cure del caso. Lo comunica lo Stato Maggiore della Difesa, che riferisce che il team stava svolgendo attività di mentoring and training a beneficio delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh. Sono passati quasi 16 anni esatti dalla strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sta seguendo con attenzione e apprensione gli sviluppi dell'incidente avvenuto in Iraq, dove sono rimasti coinvolti cinque militari italiani. E' quanto si legge in una nota, secondo cui il ministro, subito messo al corrente della situazione dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha immediatamente informato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il ministro, in queste ore di preoccupazione, esprime la più profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti.