La legalità è «uno dei temi centrali per lo sviluppo economico di un Paese: da più parti ed in maniera trasversale si spinge per una semplificazione senza regole, che travolge tutto e tutti dietro la falsa aspettativa di un maggior impulso per l’economia e quindi di un maggiore benessere, ma non c’ è nulla di più sbagliato».

Risuona il senso di tante battaglie comuni condotte dalle professioni, innanzitutto quelle giuridiche ed economiche, nelle parole con cui ieri il presidente del Consiglio nazionale del Notariato Cesare Felice Giuliani ha aperto a Firenze il 54esimo congresso nazionale. Al al Teatro del Maggio Musicale, davanti al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e al vicepresidente del Csm David Ermini, Giuliani ha ricordato come «il vero impulso all’economia, quella sana» sia dato «dalla certezza dettata dalle regole a tutela di un sano e virtuoso mercato che non può prescindere dalla certezza delle transazioni».

Servono «certezze quindi, siano esse in riferimento alla titolarità dei beni, all’esistenza dei beni, alla qualità dei beni, all’identità personale delle parti, alla legittimità dei poteri di firma, alla legittimità delle transazioni, al rispetto della volontà delle parti, ai pagamenti. Tutte certezze che non possono essere raggiunte con il solo utilizzo di piattaforme informatiche non sorvegliate - ha osservato Giuliani -. Ecco allora che il controllo di legalità diventa il volano dell’economia, costituendone la vera spinta propulsiva».

Secondo il presidente dei notai «va fatta una profonda riflessione per comprendere se la strada intrapresa verso una dissennata informatizzazione avulsa da ogni controllo sia la strada più corretta per un sano sviluppo economico». Questo non significa, spiegato, «voler arretrare sull’innovazione tecnologica e informatica: sappiamo tutti che questo è il futuro. Significa tuttavia comprendere che l’uomo, in qualsiasi campo, non può lasciare il sopravvento alle macchine».

Al Congresso nazionale del Notariato è arrivato anche il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Perchè il notariato possa svolgere efficacemente la sua funzione di garanzia è indispensabile assicurarne competenza e professionalità», ha ricordato il Capo dello Stato, che ha richiamato «l’importanza» della professione «cui compete il delicato controllo preventivo di legalità in settori nevralgici per l’economia del Paese».