In India non si respira più, e una commissione della Corte Suprema ha imposto diverse restrizioni a Nuova Delhi, compresa la distribuzione di 5 milioni di mascherine nelle scuole della capitale indiana, gli istituti rimarranno chiusi fino alla settimana prossima. Le autorità sono state costrette a dichiarare l’emergenza sanitaria a causa dei livelli tossici dell'aria che hanno superato di ben venti volte quelli stabiliti dall'Oms ( Organizzazione mondiale della sanità).

Inoltre sono stati vietati i fuochi d’artificio delle tradizionali festività del Diwali, una celebrazione indù nota come “Festa delle luci”. Il cielo si illumina di giochi pirotecnici ma le conseguenze sulla salute sono pesanti.

Già nel 2017 e poi l'anno seguente si era tentato di porre un freno all’usanza ma senza successo. Da lunedì la città introdurrà anche un regime di circolazione alternata per le auto ( targhe dispari o pari).

Che la situazione sia grave lo dimostrano le parole del primo ministro Arvind Kejriwal che ha parlato di Delhi come di «una camera a gas». Ciò è determinato dalla concentrazione di PM2.5, più noto come “particolato”. Questa sostanza praticamente invisibile è in grado di penetrare in profondità nei polmoni. In questi giorni gli indiani hanno inalato 533 microgrammi per metro cubo mentre sempre l'Oms raccomanda di non superare i 25 nell'arco di una giornata. Lo scenario che mostra Nuova Delhi ricoperta da una spessa coltre biancastra, è stato immortalato dalle foto che inondano le pattaforme social. E mentre spopolano su Twitter gli hastag # DelhiAirQuality e # FightAgainstDelhiPollition fa sensazione la cappa di smog che ha avvolto il palazzo presidenziale proprio mentre era in corso la visita della cancelliera tedesca Angela Merkel.