Los Angeles “is not for homeless”, la megalopoli californiana non è un posto per chi vive in strada senza un'abitazione. Il motivo nell'aumento di violenze ed attacchi nei confronti delle persone che popolano i marciapiedi della città.

Incendi ed aggressioni si stanno moltiplicando colpendo anche chi cerca di aiutare i senza tetto. Il caso più eclatante è stato riportato dalle cronache giornalistiche alla fine dell'estate. Un incendio divampato improvvisamente nel quartiere residenziale di Eagle Rock, tanto grande da costringere gli abitanti ad evacuare la zona. L'inchiesta della polizia ha stabilito che il rogo era di origine dolosa e si è sviluppato in un insediamento di homeless. Ad appiccare le fiamme due uomini, uno figlio del presidente della camera di Commercio locale. Il fenomeno delle aggressioni viene definito “vigilantismo”: l'attenzione è concentrata sui gruppi che si organizzano via social. E' difficile capire l'entità numerica degli attacchi anche perchè la polizia di Los Angeles non possiede rilevazioni specifiche per questo tipo di reati.

Molto è affidato a ciò che emerge dalle interviste, dalle inchieste o dalle denunce di fatti apparentemente non rilevanti in una città violenta come quella californiana, Il quadro è univoco: vivere in una macchina o in strada sta diventando ancora più pericoloso del normale. Il cosiddetto “vigilantismo” assume anche forme non immediatamente violente. Un clima che si traduce in minacce esplicite o lancio di oggetti come i bidoni della spazzatura. In alcuni casi è stato emesso un segnale acustico fortissimo in modo da non far dormire le persone in strada. Diversi appartenenti ad organizzazioni caritatevoli hanno riferito di essere stati intimiditi con la promessa che i loro indirizzi sarebbero stati pubblicati on line. E la paura sta crescendo per timore delle ritorsioni dei vigilantes impedendo le denunce.

La situazione è accompagnata, se non provocata, dalle proposte politiche anti senzatetto delle autorità di Los Angeles. Attualmente è in discussione una bozza di legge per limitare la possibilità di dormire all'aperto. Il Consiglio delle autorità di vigilanza della Contea ha recentemente votato per contestare una decisione del tribunale federale che rende incostituzionale punire o arrestare le persone che dormono per le strade. L'Homeless Service Authority di Los angeles ha calcolato che i senza fissa dimora sono almeno 60mila mentre i posti letto disponibili nei ricoveri non superano i 15mila.

I gruppi di vigilantes si organizzano nella San Fernando Valley, tramite Facebook e Twitter, siti come Ktownforall e Knock LA ospitano discussioni su comecacciare i senzatetto dai quartieri, indicando le armi da usare, come pistole Airsoft, o candeggina Clorox.

I due gruppi, ' Crimebusters of West Hills e Woodland Hills' e ' Homeless Transient Encampments of the West Valley' sono stati fondati dal volontario LAPD Fern Peskin- White nel 2016 e 2017. Funzionari ed ex poliziotti ne sono membri a tutti gli effetti..

L'ufficiale capo del distretto di Woodland Hills, Sean Dinse, utilizza i vigilantes per reperire informazioni sugli accampamenti. Dinse agisce secondo la filosofia del ' prevenire e dissuadere” il crimine attraverso il concetto di “Neighborhood Watch' e cioè la vigilanza da parte dei cittadini.

Ma forse il motivo di una tale ostilità e spirito repressivo è da ricercare in una ragione ben più complessa e che riguarda le politiche di gestione economica di Los Angeles. Sempre di più le persone sono frustrate perché a rischio di perdere la propria abitazione poiché gli affitti continuano a salire alle stelle. La paura diviene dunque un riflesso psicologico che si traduce nella persecuzione dei più deboli.