La prima transfuga forzista nel movimento di Matteo Renzi ( e dunque che passa dall’opposizione al governo) è la senatrice Donatella Conzatti. Nome poco noto alle cronache, è stata eletta in Trentino, in particolare nel collegio senatoriale uninominale a Rovereto.

Questo, tuttavia, non è il suo primo cambio di casacca: Conzatti ha iniziato il suo percorso politico tra le fila del centrosinistra autonomista, in particolare dentro la Margherita di Lorenzo Dellai ed è poi stata la segretaria dell’Unione per il Trentino, movimento territoriale erede della Margherita.

Non certo un’organica a Forza Italia, dunque. Anche perchè del partito del Cav non ha mai preso la tessera ( attirandosi più di qualche malevolenza da parte dei forzisti trentini).

La sua fortuna politica, tuttavia, l’ha fatta la Lega. Alle elezioni politiche del 2018, infatti, nell’ottica del riparto interno alla coalizione di centrodestra dei seggi, a lei era stata destinata la corsa in un collegio dato per perso come quello di Rovereto.

La corsa a vuoto, invece, si è dimostrata un insperato successo: sulla scia del trascinante successo della Lega anche in Trentino, Conzatti è stata eletta soprattutto coi 23.950 voti della Lega ( Forza Italia ne ha raccolti 8.331, FdI 3.355 e Udc 596) ed è dunque confluita nel gruppo di Forza Italia. Ieri, invece, ha scelto di tornare sui suoi passi e di rientrare, almeno a livello parlamentare, nell’alveo del centrosinistra. La motivazione: «Sono fieramente incompatibile con forze sovraniste».

La scelta ha già provocato le ire di chi l’ha votata nel suo collegio, interpretate dalla coordinatrice di Fi in Trentino Alto Adige, Michaela Biancofiore: «Quando ho disgraziatamente ascritto, candidato e fatto eleggere Donatella Conzatti, Dellai mi disse pubblicamente: “Sappiate che sarà un problema per voi”. Mai frase fu più profetica. La senatrice infatti non ha una linea politica, persegue una sola idea, se stessa».