Romano Prodi, in un editoriale sul Messaggero, propone un governo con "maggioranza Ursula". Il riferimento è alle forze che a Strasburgo hanno eletto la nuova presidente della Commissione von der Leyen. L'ex premier avalla dunque in modo esplicito l'ipotesi di un accordo tra Pd e M5s, ma con la stessa formula utilizzata sia da Renzi che da Bettini: un accordo di legislatura. "Bisogna partire", ha osservato, "dalle ragioni che hanno portato al declino del governo attuale e preparare le basi di una maggioranza costruita attorno a un progetto di lunga durata, sottoscritto in modo preciso da tutti i componenti della coalizione. E' un compito difficilissimo ma non impossibile. E' stato messo in atto in Germania". "E' chiaro che l'accordo deve prima di tutto fondarsi sul reinserimento dell'Italia come membro attivo dell'Unione europea", ha sottolineato Prodi, "forse bisognerebbe battezzare questa necessaria coalizione filoeuropea 'Orsola', cioe' la versione italiana del nome della nuova presidente della Commissione europea. Deve essere un accordo duraturo: non per un tempo limitato ma nella prospettiva dell'intera legislatura. Perche' questo sia credibile e' innanzitutto necessario che contenga, in modo preciso e analitico, i provvedimenti e i numeri della prossima legge finanziaria. Non sara' certo facile - aggiunge il Professore - trovare l'unita' necessaria per definire questo programma fra partiti che si sono tra di loro azzuffati per l'intera durata del governo e che hanno perfino un diverso concetto del ruolo delle istituzioni nella vota del Paese". Nel frattempo, anche il senatore Matteo Renzi ha parlato di nuovo, in una lunga intervista al Giornale: "Questa è la crisi più pazza del mondo. E come andrà a finire non lo sa nessuno. Certo è che Salvini fino a una settimana fa era l'uomo invincibile osannato da media e social: adesso rincorre Di Maio per elemosinare la pace. Deve scegliere se perdere la poltrona o la faccia, e la prima opzione potrebbe essere troppo dura per lui. Le ultime settimane certificano comunque il suo fallimento come leader: ha sbagliato tutto, e chi sbaglia si dimette, se è persona d'onore". La proposta è sempre la stessa: "un governo istituzionale per rientrare nella Ue". Secondo Renzi "serve un governo per evitare il voto a ottobre e l'Iva, poi sta ai segretari dei partiti definirne la formula politica. Una cosa è chiara: per la Ue sarebbe un sollievo poter tornare a dialogare con l'Italia, che ora si è tagliata fuori. E senza l'Italia, con l'imminente Brexit, l'Europa diventa pericolosamente una questione a due tra Francia e Germania". Quanto alle aperture a Forza Italia, Renzi ha speso parole di elogio nei confronti di Berlusconi: "Di fronte alla sguaiata schizofrenia di Salvini, il Cavaliere è un rassicurante uomo delle istituzioni" osserva l'ex presidente del Consiglio. E i renziani che parte faranno? "Faremo ciò che serve al Paese. Voteremo la fiducia, non chiederemo neppure uno strapuntino per noi e faremo proposte concrete per mettere in sicurezza l'Italia. Poi faremo il punto alla Leopolda dal 18 ottobre".