E' una maggioranza spaccata quella uscita dal dopo voto sulle mozioni relative alla Tav. Bocciata la mozione dei 5S contraria all'opera. Via libera invece per tutte le altre mozioni. il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto. Quella di FdI è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. Per il Pd il governo è arrivato al capolinea, in una nota del segretario Zingaretti emerge come «La seduta del Senato ha dimostrato in maniera assolutamente evidente che il governo non ha più una maggioranza. Il presidente Conte si rechi immediatamente al Quirinale dal presidente Mattarella per riferire della situazione di crisi che si è creata. L'Italia ha bisogno di lavoro, sviluppo, investimenti e ha bisogno di un governo che si dedichi a questo e non ai giochi estivi di Salvini e Di Maio contro gli italiani». Ma è dalla Lega che si è calcata la mano sulla contrarietà grillina alla Tv. «Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav», ha spiegato in Aula il senatore leghista Massimiliano Romeo. E ancora «Potremmo condividere la questione identitaria ma se fate parte del governo e il presidente del Consiglio ha detto sì dovete essere a favore della Tav, non ci sono alternative». Alla fine quello che sembra il vero preludio ad una crisi: «Su un tema così importante avere due partiti di maggioranza, uno che vota in un modo e l'altro in un altro, pone sul tavolo una questione politica chiara e evidente: chi vota no alla Tav si prenderà la responsabilità politica delle scelte che seguiranno nei prossimi giorni e mesi».