Sono stato in passato uno dei pochissimi parlamentari ad indignarsi e a denunciare come Vicepresidente della Camera prima e sottosegretario con delega alla famiglia per le agghiaccianti accuse di falsi abusi nei casi dei Diavoli della Bassa Modenese e delle Maestre di Rignano Flaminio. Non sono pertanto rimasto sorpreso nel leggere negli atti della inchiesta in Val D'Elsa gli stessi orrori con il coinvolgimento degli stessi operatori di quei casi, responsabili di avvenimenti che hanno distrutto decine di famiglie, che purtroppo troppi sprovveduti ignorano non sapendo di cosa stanno parlando.

Offro pertanto ai dubbiosi tre certezze anche per spiegare ad una opinione pubblica frastornata come sia possibile che circa quarantamila bambini in Italia vengano tolti alle famiglie e purtroppo tante volte mai restituiti anche se i genitori vengono assolti dalle accuse loro rivolte.

Innanzitutto che un bambino su cinque in Europa sia abusato sessualmente e' una balla cosmica ricavata da una campagna del Consiglio di Europa del 2010, che fu costretto, su mia iniziativa di sottosegratario alla famiglia, ad ammettere formalmente che si trattava della invenzione di una Agenzia pubblicitaria per richiamare l'attenzione dell' opinione pubblica sul tema degli abusi ( vedi mio libro Balle ).

Addirittura lo scorso anno in un convegno a Trieste dal titolo ' La violenza negata, le resistenze al riconoscimento della violenza contro donne, bambini e bambine ' veniva spiegato agli operatori partecipanti, destinatari di crediti formativi, che 75 bambini su cento in Italia subiscono abusi fisici, sessuali o psichici mentre solo il 25 per cento non subisce abusi di nessun tipo.

Con queste premesse poi Associazioni come il Cismai o Hansel e Gretel teorizzavano ( vedi libro Veleno di Pablo Trincia sui Diavoli della Bassa) che la sottrazione dei minori ai genitori e l'interruzione di ogni contatto con loro avrebbe messo in moto il meccanismo del cosidetto ' disvelamento progressivo' inducendoli anche dopo mesi a racconti di violenze subite mai precedentemente emerse. Tutto questo in un contesto nel quale la famiglia cosiddetta patriarcale o tradizionale viene messa sotto accusa per il ruolo abusante dei padri ( molto interessanti in proposito gli scritti di una delle arrestate Federica Anghinolfi, quella che ha dato in affido una bambina sottratta a padre e madre ad una coppia di amiche lesbiche).

Infine il dato economico: in un Rapporto che l'allora garante per l' infanzia Vincenzo Spadafora ( 2015 ) aveva affidato proprio al Cismai veniva quantificato in 13 miliardi di euro il costo di questo sistema con la precisazione che i nuovi casi di abusi scoperti facevano lievitare la spesa di circa un miliardo ogni anno.

Non a caso davanti al numero abnorme di bambini sottratti alle famiglie in Val D'Elsa e nella Bassa Modenese la risposta dei servizi locali era il vantarsi di essere più bravi degli altri a scoprire quello che emergeva dai sondaggi ( in Italia non c'e' soltanto la corruzione percepita ma anche l' ' abuso percepito'). Urge pertanto una radicale riforma di questo opaco sistema totalitario dove la difesa non ha nessuno spazio e i Tribunali dei Minorenni avallano acriticamente i rapporti dei servizi sociali, alimentando un mercato miliardario, per concentrarsi sulla lotta agli abusi sessuali veri, che purtroppo esistono, e destinando risorse economiche per aiutare le famiglie in difficoltà e non chi specula su di loro.