DOPO L’INCONTRO A VIA ARENULA

Positiva la rinuncia alla «legislazione d’urgenza» a favore «della formulazione di una bozza di legge delega». Giudizio favorevole per il «recepimento di parti significative delle richieste dell’avvocatura». Sono i riconoscimenti espressi, al ministro della Giustizia Bonafede, dall’Organismo congressuale forense, che ha partecipato mercoledì e giovedì scorsi ai due tavoli, sul penale e sul civile, convocati dal guardasigilli con avvocati e magistrati per l’ultimo check sulla sua riforma. Incontri a cui l’Ocf ha preso parte insieme con Cnf, Aiga, Ucpi e Uncc. In particolare sul processo civile, l’organismo coordinato da Giovanni Malinconico ricorda di aver espresso, a marzo, «dissenso rispetto ad alcuni punti dell’intervento, che prevedevano preclusioni collegate agli atti introduttivi, l’aumento dei poteri istruttori del giudice sul modello del processo del lavoro, ulteriori sanzioni a carico delle parti». L’Ocf aveva chiesto di recepire le istanze del Congresso forense in particolare sulle «facoltà di istruttoria pre- giudiziale degli avvocati, l’articolazione della fase preliminare, l’appello». Restano «ancora aspetti importanti che impongono ulteriore approfondimento e modifiche, in particolare per la fase di definizione del thema decidendum, per la quale si richiedono modifiche di razionalizzazione e di garanzia per le parti, e per il modello decisorio nel giudizio d’appello, che non offre adeguate garanzie per assicurare il contraddittorio». In un’altra nota l’Ocf «plaude» all’incontro promosso giovedì, sull’equo compenso, dal Pd: «Dopo aver registrato le chiare aperture del ministro Bonafede», l’Ocf «evidenzia positivamente la proposta del Pd» sulla «estensione delle misure di tutela dei compensi percepiti dai professionisti anche ai singoli privati».