Dl sicurezza. Dopo una battaglia di emendamenti - ben 116 presentati dai 5 Stelle per “arginare il potere di Salvini” - e uno solo, ma sostanzioso, presentato dalla Lega per elevare multe fino a un milione di euro alle navi delle Ong che non rispettano i dievieti.

Ecco dopo questa battaglia sotterranea, sul decreto sicurezza bis i due partiti di governo hanno trovato un punto d’equilibrio.

E alla fine i 5Stelle sembrano aver trovato il modo di far saltare la norma inizialmente predisposta dalla Lega che assegnava al Viminale più poteri in materia di sbarchi e trasbordi di cittadini stranieri irregolari.

Contrarietà grillina

L’emendamento, portato al tavolo della riunione di maggioranza e governo, aveva infatti riscontrato la contrarietà dei Cinquestelle e così, è stato poi spiegato, i leghisti hanno deciso di non presentarlo ufficialmente.

Fatto sta che, alla fine, gli emendamenti presentati dai 5Stelle al decreto voluto da Salvini sono crollati.

Le proposte leghiste

Nel pacchetto ufficiale e definitivo dei 21 emendamenti presentati invece dalla Lega, sono tre le proposte di modifica che riguardano i primi articoli del provvedimento, relativi al tema delle navi ( e quindi delle Ong) e dei migranti.

Saltato l’emendamento sui poteri aumentati per il Viminale, la Lega punta sull’innalzamento delle sanzioni ( «da euro 150.000 a euro 1.000.000» ), sulla confisca immediata della nave, procedendo immediatamente al sequestro cautelare ( viene soppressa la parte del testo che recita: «in caso di reiterazione commessa con l’utilizzo della medesima nave» ) e infine sull’arresto del capitano della nave.

Viene infatti modificato l’articolo 380 del codice di procedura penale sull’arresto in flagranza, inserendo il «delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra, previsto dall’articolo 1100 del codice della navigazione».

Innalzamento delle multe e confisca

Per quel che riguarda le multe, i 5Stelle hanno però presentato un proprio emendamento in cui ribadiscono le stesse cifre previste dal testo attuale del decreto.

Si legge infatti nell’emendamento: «Salve le sanzioni penali, quando il fatto costituisce reato, in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane, notificato al comandante, si applica a questo la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000».

Un altro emendamento dei 5 stelle, che riprende quello della Lega sulla confisca immediata della nave che viola la legge italiana, tema sul quale c’è l’accordo nella maggioranza, indica la destinazione delle navi confiscate: «I natanti confiscati nel corso delle operazioni di cui all’articolo 12, comma 6- bis, sono affidati dall’autorità giudiziaria procedente in custodia giudiziale, salvo che vi ostino esigenze processuali, agli organi di polizia, nonché Capitanerie di porto, che ne facciano richiesta».