«Oggi Radio Maria e Canti Gregoriani». Beppe Grillo non si fa vivo ma “cinguetta” su twitter la sua delusione per il voto europeo. Ma il fondatore evita analisi e polemiche sia interne che esterne e fa riferimento solo al rosario e al crocifisso ostentanto dal leader leghista prima e dopo la combattutissima campagna elettorale.

Nessun riferimento, invece, al crollo del Movimento che ha fondato. L’unica notizia arriva da Luigi Di Maio: «Ho sentito Grillo, Casaleggio, Fico, Di Battista. Nessuno ha chiesto le mie dimissioni. Si vince insieme e si perde insieme. Nessuno ha fatto una questione di teste da saltare» ma di «un nuovo sprint da dare al Movimento», ha detto infatti il leader grillino in conferenza stampa al Mise, a proposito dei rapporti con i vertici del Movimento 5 Stelle dopo il risultato delle europee.

Ma per Beppe Grillo le delsioni arrivano anche da “casa”.

Il Partito Democratico, infatti, è il primo partito nel seggio 617 di Genova Sant’Ilario dove vota il fondatore del M5S, seguito da Lega, M5S, FdI e Forza Italia.

Su 435 voti validi, 3 schede bianche e 6 nulle, il Pd ha ottenuto 150 voti, il 34,5% del totale, la Lega 116 preferenze, il 26,7%, il M5S 57 voti ( 13%), Fratelli d’Italia 39 voti ( 9%) e Forza Italia 24 voti ( 5,5%). Nello stesso seggio Casapound ha raccolto un voto. Insomma, davvero poche soddisfazioni per il fondatore dei 5Stelle.