E' un sindacalista dell'Unione sindacale di base l'uomo che questo pomeriggio a Milano si e' travestito da Zorro e ha srotolato uno striscione a Milano con la scritta "Restiamo Umani" proprio durante la manifestazione sovranista voluta da Matteo Salvini. Riccardo Germani non e' nuovo a queste iniziative: qualche anno fa per protestare alla prima della Scala riusci' a superare i posti di blocco arrivando in limousine. Lo striscione, considerato "provocatorio" e' stato poi rimosso e gli organizzatori della fantasiosa protesta sono stati identificati dalla polizia locale. La finestra dalla quale si e' affacciato per lanciare il suo messaggio appartiene ad un lussuoso hotel del centro ma e' contigua ad alcuni uffici comunali; e' stato lo stesso direttore dell'albergo a salire nella stanza e rimuovere il lenzuolo appeso, quindi a chiamare i vigili. Per presentarsi alla piazza di Matteo Salvini e dei sovranisti europei travestito da Zorro, Riccardo Germani ha pagato la normale quota di soggiorno dell'albergo da cui si è affacciato per srotolare lo striscione con la scritta "Restiamo umani". Salvini "nel suo libro racconta che gli hanno rubato il pupazzetto di Zorro da bambino e oggi glielo abbiamo riportato in piazza", ha scherzato Germani, ma questa azione, precisa, "non ha nessun cappello politico nè sindacale e non è solo mia. E' stata un'azione collettiva e condivisa di "Non una ci meno" e della rete "Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale", che ieri ha organizzato la manifestazione anti-Salvini "Gran Gala del Futuro". "Zorro eravamo tutti", ha aggiunto Germani. "Abbiamo lanciato un messaggio positivo e non di odio come quello che era sul palco" di Salvini. "Oggi ha vinto la nostra piazza". "Credo che togliere un messaggio come 'restiamo umani' sia un po' ridicolo - ha detto Germani - credo si stia andando oltre al buonsenso". "Non so che fine ha fatto lo striscione, lo hanno tolto, forse sequestrato. Non ne ho idea", ha spiegato il sindacalista mascherato. "Ci aspettavamo che sarebbe arrivata" la polizia, "pensavamo addirittura arrivassero prima ma l'ingresso dell'hotel non era sulla piazza" e "ci hanno messo un po' per trovarci", ha raccontato ancora Germani.