Da una parte la “ricchezza patrimoniale diffusa” che distingue il nostro da altri Paesi dell’Ue ( e che per alcuni economisti basterebbe a bilanciare il debito pubblico). Dall’altra i rischi che tanti soggetti anziani non riescano a fare del proprio patrimonio personale la garanzia per una vecchiaia serena. È lo snodo sociale che anche quest’anno vede meritoriamente impegnati il Consiglio nazionale del Notariato e la gran parte delle associazioni dei consumatori: insieme hanno aggiornato la loro “Guida multimediale sugli strumenti patrimoniali per la Terza età”. La nuova edizione è stata presentata due giorni fa alla Camera, arricchita, come si legge in un comunicato dei notai, con un format «ancora più intuitivo e innovativo, con grafiche e personaggi animati, per far conoscere i principali istituti giuridici contenuti nella Guida cartacea, che consentono di pianificare una vecchiaia serena disponendo anche della sola casa di proprietà». A coordinare l’iniziativa è anche quest’anno la consigliera nazionale del Notariato Pierluisa Cabiddu che, per la sua professione, è anche responsabile dei rapporti con i consumatori. «Il ruolo di noi notai è di grande importanza sia nel guidare le parti nella scelta dello strumento patrimoniale più adatto, sia nella tutela super partes degli interessi dei contraenti», ha spiegato Cabiddu. Oltre alla tradizionale “nuda proprietà con riserva di usufrutto”, la “Guida” di notai e associazioni dei consumatori segnala la diffusione, e i vantaggi, del «contratto di mantenimento» con il quale «è possibile cedere la proprietà della casa, di norma riservandosi l’usufrutto vitalizio, a una persona che in corrispettivo si impegna», spiegano i notai, «ad assistere la persona che cede l’immobile per tutta la durata della sua vita, provvedendo a tutte le sue necessità, fornendo vitto, alloggio, vestiario, pulizia della persona, cure mediche, farmaci, assistenza diurna e notturna, disbrigo delle pratiche amministrative e tutto ciò che è necessario per una decorosa esistenza».