È morto nella notte, a 78 anni, Gianni De Michelis  Deputato socialista dal 1976 al 1993, è stato ministro dal 1980 al 1992 ricoprendo vari incarichi nei governi di Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, De Mita e Andreotti. Sua la firma sul trattato di Maastricht nel 1992 per conto dell'Italia. Nato a Venezia il 26 novembre 1940, si è laureato in Chimica industriale ed è stato docente universitario. Il suo percorso in politica iniziò nel 1964, con l'elezione a consigliere comunale del capoluogo veneto e con il successivo incarico di assessore all'urbanistica. Nel 1969 diventò componente della direzione socialista e poi responsabile nazionale dell'organizzazione del partito.Più volte ministro, alle Partecipazioni statali nel secondo governo Cossiga e nel governo Forlani, riconfermato alla guida dello stesso dicastero nei governi Spadolini e nel V governo Fanfani. Diventò poi ministro del Lavoro e della previdenza sociale durante i due governi di Craxi. Nel governo De Mita ebbe il ruolo di vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri nel VI governo Andreotti nel 1989. «Un amico, un maestro, un grande ministro, uno straordinario uomo di Stato», ha dichiarato a LaPresse Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia.