«Con piacere diffondiamo i dati di circa 30 mila avvocati romani, compresa la sindaca Raggi». Anonymous Italia ha annunciato così, ieri, via Twitter, la mega intrusione informatica con cui il collettivo hacker intende ricordare l’approssimarsi dell’anniversario dell’arresto di due colleghi, «i vecchi amici Aken e Otherwise». «Buona lettura sul blog», augura ironicamente Anonymous, rimandando ai link postati online.

Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti, ha dichiarato: «L’attacco informatico rappresenta una gravissima violazione non solo della privacy degli iscritti e dell’integrità dell’Istituzione forense, ma anche una violazione penalmente rilevante di un diritto costituzionalmente garantito, quale quello dell’inviolabilità della corrispondenza. In questo momento i tecnici della azienda di software che fornisce l’infrastruttura tecnologica all’Ordine forense romano sono al lavoro insieme ai funzionari della polizia postale per verificare l’entità del danno e chiudere la falla. Secondo le verifiche dell’azienda, le caselle di posta violate sono quelle i cui titolari non hanno cambiato la password iniziale assegnata dal fornitore. Tutti i responsabili saranno naturalmente denunciati all’autorità giudiziaria».