I militanti nella Striscia di Gaza hanno lanciato più di 450 razzi verso Israele. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano che ha risposto con 220 raid aerei, uccidendo otto palestinesi, tra cui una donna incinta e la sua bambina di 14 mesi. Negli scontri anche un israeliano è morto, scrive Haaretz. Le nuove violenze rompono la tregua raggiunta il mese scorso tra Hamas e Israele. L'esercito di Israele ha fatto sapere che non intende interrompere i raid su Gaza ed è pronto a diversi giorni di combattimento. Una fonte di Hamas ha dichiarato che le nuove violenze sono legate alla lentezza del governo isrealiano a realizzare gli impegni presi. E la comunità internazionale si divide sui nuovi focolai di guerra in Palestina. Da un alto Ankara condanna Israele  per aver attaccato un edificio in cui ha sede Anadolu, un'agenzia di stampa turca. Dall'altro gli Usa, sostenuti dal governo Italiano, fanno sapere che "Israele ha diritto a difendersi". E solidarietà a Netanyahu e al "popolo israeliano" arriva anche dal ministro dell'Interno Salvini. Sempre Israele fa sapere di non aver alcuna responsabilità sulla morte delle bambina di 14 mesi e della donna incinta rimaste uccise ieri nella Striscia di Gaza.