Altri morti nel mar Egeo. Almeno 9 migranti, di cui 4 donne e 5 bambini, hanno perso la vita dopo il naufragio di un barcone diretto alle isole greche. Altre 5 persone a bordo del natante, tra cui una donna e un bambino, sono state soccorse al largo della località costiera turca di Ayvalik, mentre tre risultano ancora disperse. Ed entra in campo l’Onu per denunciare Orban e il comportamento dell’Ungheria sui richiedenti asilo. L’accusa: l'Ungheria continua ad affamare i richiedenti asilo che non hanno ottenuto il permesso di restare nel Paese e che sono reclusi nei centri di detenzione in attesa di essere espulsi. Una pratica già stata condannata dall'Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet che torna a stigmatizzare questa “regol” sottolineando che non si rileva un cambiamento giuridico nel Paese e che questo trattamento inumano persiste. Secondo la legislazione ungherese, infatti, i migranti e richiedenti asilo che non hanno il diritto di rimanere in Ungheria sono immediatamente reclusi in zone di transito fino a quando non possono essere rinviati nel loro Paese. Ed è in questa situazione che secondo le informazioni riferite dall'Alto Commissario per i diritti umani i migranti non ricevono il cibo. L'Onu ricorda che gli Stati hanno l'obbligo di proteggere i migranti privati della libertà, prima di tutto fornendo loro i viveri. Privare deliberatamente del cibo i reclusi è vietato dalla regola “Nelson Mandela” è considerato alla stregua della tortura e dei trattamenti umani e degradanti oltre che rappresentare una grave violazione dei diritti fondamentali dell'uomo.

Sui rapporti con la Ue interviene anche il ministro degli Esteri, Moavero, assai critico con Bruxelles: sulla politica delle migrazioni, la Commissione europea «non ha fatto tutte le proposte che potevano essere fatte» e «dovrebbe essere una priorità del parlamento europeo che sarà eletto a maggio stimolarla in tal senso». La Commissione, ha aggiunto, è stata «molto concentrata sulla relocation degli aventi diritto» all'asilo ma per tutti gli altri «non c'è stata una risposta reale europea».

NOVE MORTI E TRE DISPERSI NELL’ULTIMA TRAGEDIA DEL MARE.

LE NAZIONI UNITE ACCUSANO GLI UNGHERESI DI NEGAREIL CIBO AI RICHIEDENTI ASILO RINCHIUSI IN ATTESA DI ESPULSIONE