Da progetto pilota, partito nel 2012 grazie alla collaborazione tra Coni Marche, Scuola regionale dello sport e Regione Marche, “Sport in carcere” è diventata un’iniziativa strutturale nei penitenziari marchigiani per favorire il recupero, la socializzazione e il rispetto delle regole tra i detenuti. Nato col nome di “TuttiInforma”, diventato “Sport in carcere” lo stesso anno, è finanziato dalla Regione con 10mila euro l’anno aumentando le discipline proposte, le ore di attività e i reclusi coinvolti. Nato per lo svolgimento di attività motoria e sportiva all’interno del carcere di Montacuto ad Ancona, dal 2013 hanno aderito al progetto le carceri di Montacuto e Barcaglione ad Ancona, la sezione femminile della casa circondariale di Pesaro, la casa di reclusione di Fossombrone, la casa circondariale di Ascoli Piceno, la casa di reclusione di Fermo.

Cinque le attività sportive svolte: allenamento funzionale, calcio, danza sportiva, rugby e scacchi. La disciplina degli scacchi è stata introdotta nel progetto per la prima volta proprio nel 2018 nel carcere di Pesaro, grazie all’associazione dilettantistica “Scacchi Pesaro”, attività che sta proseguendo anche nel 2019. I tecnici e allenatori che hanno fatto il loro ingresso nelle carceri marchigiane nell’ultimo anno sono stati 11 per un totale di 300 ore di attività.

I detenuti partecipanti a “Sport in carcere”, sempre nel 2018, sono stati circa 400, impegnati sia nell’attività di squadra sia in quella di sport individuale. Un numero che si è consolidato nel tempo, dopo essere raddoppiato rispetto ai primi anni. Costante il numero delle ore di lezione dal 2012 ad oggi, con l’exploit degli anni 2014 e 2015 quando il consistente numero di discipline sportive offerte ha fatto incrementare anche le ore svolte ( 930 nel 2014 e 800 nel 2015). Costante anche il numero di tecnici inseriti nel progetto, tra gli 8 e gli 11 ogni anno, ad eccezione dell’anno di lancio del progetto, 2012, quando i tecnici furono solo 4.