«Marcello De Vito era pronto a rispondere alle domande del gip, professandosi innocente, ma gli ho consigliato di non farlo, perché ero stato nominato e voglio studiare bene le carte. Questo anche per difenderlo dall’opinione pubblica, che lo ha già crocefisso».

Dice questo, al Dubbio, Antonio Di Lorenzo, legale dell’ex presidente del Consiglio comunale di Roma. Che ieri davanti al giudice Maria Paola Tomaselli - che ha firmato l’ordinanza dell’operazione “Congiuntura astrale” è rimasto in silenzio, dicendosi disponibile, però, a parlare con i magistrati più avanti, per difendersi dalle accuse. Così come invece ha subito fatto Camillo Mezzacapo, considerato intermediario di De Vito negli affari con Parnasi.

«Non ho percepito nessuna tangente, ma solo compensi per attività professionali. Curavo operazioni e transazioni che si svolgono di norma nella pubblica amministrazione», ha dichiarato, accompagnato dal suo difensore Francesco Petrelli. Mezzacapo «ha risposto alle domande e ha chiarito ogni aspetto - ha spiegato Petrelli - Ha spiegato solo di aver svolto attività professionali che nulla avevano a che fare con il ruolo politico di De Vito». E la Mdl, considerata dagli inquirenti la società scudo per far transitare le mazzette, «non è una società cassaforte e - ha detto l’avvocato, che ha annunciato ricorso al Riesame - non è in alcun modo riconducibile a Marcello De Vito».

Avvocato Di Lorenzo, come mai ha suggerito al suo assistito di non rispondere?

Sono stato nominato solo stamattina ( ieri, ndr), dopo la rinuncia del collega indicato inizialmente. In questo momento dobbiamo solo prenderci il tempo per rispondere alla magistratura. Non sono a conoscenza, in maniera compiuta, di una contestazione articolata. Ma una volta analizzate le carte andremo a chiarire immediatamente alla procura della Repubblica quella che è la sua posizione in ordine alle contestazioni.

Cosa le ha detto De Vito?

Che chiarirà tutto e che è sereno anche, se dispiaciuto per quanto sta succedendo. Adesso ci prepareremo per chiarire ogni cosa, anche per difenderlo dall’opinione pubblica, che lo ha già crocefisso

Si è dichiarato innocente, dunque?

Il fatto che lui volesse rispondere e chiarire è sintomatico della sua posizione. Ma è bene fare le cose con calma. Chiarirà tutto e chiarendo tutto, ovviamente, verrà fuori che non è colpevole di nulla e non ha fatto nulla di quello che gli viene addebitato. Tutto questo verrà fatto in maniera documentata, articolata e approfondito.