«Se Formigoni è in prigione è grazie alle leggi di questo governo». La palma d’oro per la frase più manettara dell’anno la vince, per distacco, Gianluigi Paragone. L’ex direttore della Padania, ex vicedirettore di Libero ed ex vicedirettore di Rai1 e poi di Rai2, nonché attuale parlamentare grillino ( insomma, una vita vissuta controcorrente e alla larga dal potere) ha rivendicato l’arresto dell’ex governatore della Regione Lombardia via facebook e in un tripudio di like e di “ben detto”. E mentre Paragone si prendeva i meriti dell’arresto e gli applausi dei suoi, Formigoni, condannato appena una settimana fa a 5 anni e 10 mesi, scriveva la sua prima lettera dal carcere milanese di Bollate: «Carissimi amici, grazie per l’abbonamento, e per gli articoli e le testimonianze che mi avete inviato. Vi prego di pubblicare, magari anche più di una volta, queste mie parole, perché i messaggi che mi arrivano sono proprio tanti».

Una lettera sentita che però non ha fatto breccia nel cuore di Paragone. Eppure nei giorni scorsi le voci del governo - almeno la parte leghista del governo - erano state decisamente contenute: «Non festeggio mica se arrestano i genitori di Renzi, se arrestano Formigoni o condannano Alemanno...», aveva dichiarato a caldo Salvini.

Per non parlare dei fratelli di Comunione e Liberazione: «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme, scrisse san Paolo.

In questo momento soffriamo insieme a Roberto, nella consapevolezza che solo Dio può ultimamente e veramente vedere il cuore dell’uomo e può rispondere al bisogno di misericordia che tutti abbiamo. Lo accompagniamo con la preghiera in questa circostanza per lui così drammatica, che viviamo come un potente richiamo alla conversione di ciascuno di noi».

Decisamente diverse la parole del Blog delle Stelle: «Formigoni è stato protagonista di un imponente baratto corruttivo. Chi ha sottratto risorse dei cittadini italiani per proprio tornaconto personale deve scontare la sua pena. Solo una cosa normale in un paese normale. Ma forse nessuno era abituato a tutto ciò».

Chiude la carrellata un avversario storico di Formigoni, Gad Lerner: «Per anni mi sono scontrato con Roberto Formigoni ma vederlo finire in carcere non mi dà nessuna soddisfazione.

Chi augura con troppa facilità al prossimo suo di finire in carcere, dovrebbe trascorrervi prima una notte per prova».