«Cambia il mondo, cambia lo sfondo, ma il personaggio di Montalbano è sempre quello, perché lo vuole il pubblico». Luca Zingaretti liquida così le polemiche nate intorno al nuovo episodio del Commissario Montalbano che affronta il tema dei migranti. Nella puntata presadi mira dai sovranisti, il commissario Montalbano deve affrontare questa emergenza con tutti i suoi uomini che lavorano senza sosta, giorno e notte, cercando di aiutare i disperati che arrivano con i barconi sulla costa siciliana, nella sua Vigata.

Montalbano entra in empatia con questi esseri umani che arrivano sulle coste italiane su barconi sgangherati, stremati e stravolti, ed è impegnato in prima persona nell’organizzare gli aiuti.  Lo si vede gettarsi in mare nella speranza di salvare un «picciotto» probabilmente caduto da un’imbarcazione e si vede, quasi si sente, il suo enorme dolore per essere arrivato troppo tardi: è disarmato, arrabbiato e resta senza parole, inginocchiato ai piedi di quel corpo senza vita.  Ed è ancora il commissario di Vigata ad inchiodare ed arrestare due scafisti colpevoli di aver violentato una minore a bordo. Si impegna con tutta l’anima, il commissario, e con lui tutti i suoi uomini.

Ognuno aiuta come può, dal vice commissario Augello all’ispettore Fazio, fino all’agente Catarella. La direttrice di Rai1 Teresa De Santis replica alle accuse: «Non c’è nessun imbarazzo da parte della Rai, nessuna fibrillazione. La migrazione è un tema complesso che coinvolge molti ambiti - dichiara la direttrice di Rai1 - e il film racconta un punto di vista e offre molti spinti di riflessione».