«Sulla prescrizione la Lega ha fatto una scelta politica incomprensibile. Avrebbero dovuto lasciare i 5 Stelle isolati ma questo non è accaduto». Francesco Paolo Sisto, avvocato e deputato di Forza Italia va dritto al punto. L’accordo che ha messo a tacere gli attriti tra Movimento 5 Stelle e Lega non lo convince per nulla e promette battaglia. A partire dalla commissione Affari costituzionali di cui è membro. «Continueremo a essere combattenti per la Costituzione», dice.

La riforma della prescrizione ci sarà ma a partire dal 2020. C’è ancora tempo per bloccare il provvedimento?

Partire dal 2020 o dal 2023 non cambia nulla, il problema è mortificare il 111 della Costituzione e l’articolo 6 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo, che impongono la durata ragionevole del processo. Sembrerà una cosa banale ma davanti all’atteggiamento della maggioranza di governo sembra necessario sottolineare tutto. Qualcuno si dimentica che i parlamentari vengono eletti all’interno in virtù di una legittimazione costituzionale e per ragioni di consenso è pronto a tradire il mandato ricevuto dai cittadini. La Costituzione non è fatta per rispondere alla pancia del- la gente, ma per la tutela dei diritti. Forza Italia ritiene che il “fine processo mai” sia una barbarie che non ha a che fare la democrazia.

Pensa che la Lega abbia tradito il mandato degli elettori di centrodestra?

Chiunque voti una scelta di questo genere non tradisce solo la propria base elettorale, tradisce gli italiani, si rende responsabile di un omicidio dei diritti che non ha sanzione. Certo, la svolta della Lega è stata davvero improvvisa, fino a poche ore prima del vertice di maggioranza avevano escluso categoricamente una riforma di questo tipo, poi hanno mollato.

È bastata mezz’ora di confronto tra Conte, Di Maio e Salvini per far cambiare idea al Carroccio...

Non so cosa sia accaduto per- ché non c’ero. Di certo vedo che la Lega ha mollato e l’evento è stato catastrofico. È stato consentito al ministro Alfonso Bonafede, mentre eravamo ancora in Commissione a batterci, di prodursi in una performance su Facebook in cui trionfante annunciava il misfatto che si stava realizzando. Questo è il quadro desolante di come alcuni intendono il proprio ruolo istituzionale, è mortificante per le istituzioni.

Rimandare tutto al 2020 non può essere letto come una vittoria politica di Salvini che avrà tutto il tempo di cambiare le carte in tavola se fosse necessario?

Il problema è diverso, qui si mette in discussione una prerogativa fondamentale di matrice costituzionale. Le modalità di esecuzione di questo eccidio sono del tutto irrilevanti. Puoi farla entrare in vigore tra dieci anni, ma con quella norma si viola un precetto fondamentale della Carta. Le possibili variabili politiche di disapplicazione tacita, occulta o criptica non mi interessano e non credo interessino gli italiani. Forza Italia combatterà per la difesa della Costituzione, al fianco dei penalisti e della maggior parte dei magistrati. Quando più soggetti, appartenenti a componenti spesso antagoniste, sono uniti in una comune battaglia è molto probabile che saranno in grado di vincere.

Forza Italia e magistratura sulla stessa barricata. Un’immagine che fa un certo effetto...

Qualsiasi persona di buona volontà, legata al rispetto delle regole fondamentali che guidano la nostra azione quotidiana nelle aule parlamentari e giudiziarie, non potrebbe stare su un’altra barricata.

Non tutti i magistrati la pensano come voi sulla prescrizione però. Piercamillo Davigo non sembra entusiasta dello slittamento della riforma. «Così se ne vedranno gli effetti solo tra molti anni, da qui all’eternità, quando io sarò morto», ha detto l’ex pm di Mani pulite.

Auguro lunga vita a chiunque, figuriamoci se non la auguro a Piercamillo Davigo che con le sue esternazioni ci ricorda quanto sia importante difendere i principi democratici. Qualche voce dissonante serve a rafforzare le proprie convinzioni. Ogni volta che leggo dichiarazioni di Davigo, che rispetto profondamente, trovo un motivo in più per confermare le mie scelte. Il processo penale non deve intimidire, serve a rassicurare gli innocenti e a punire i colpevoli. Il processo penale proposto da Davigo e dai 5 Stelle è basato sull’intimidazione, che non si basa sulla presunzione di non colpevolezza dell’articolo 27 ma sulla presunzione di colpevolezza di un mai inventato articolo 27 bis.

Crede che l’accordo sulla prescrizione garantisca lunga vita al governo del cambiamento?

Questo accordo trovato sull’ergastolo processuale mi terrorizza. Io ero davvero convinto che su questioni così importanti la Lega fosse capace di una maggiore resistenza. Non vorrei che fossero pronti a tutto, ma proprio a tutto, pur di rimanere al potere. Ma governare a tutti i costi senza alcun rispetto dei diritti fondamentali è uno sport molto pericoloso. I cittadini ne prenderanno atto. Perché le sanzioni penali le danno i giudici, quelle spirituali Dio, ma quelle politiche gli elettori.

Quindi con la giravolta della Lega sulla prescrizione tramonta definitivamente anche l’idea del centrodestra unito?

Spero proprio di no. Nel diritto penale esiste il ravvedimento attuoso, la resipiscienza. Anzi, la differenza tra il nostro sistema e altri è che noi concepiamo il pentimento. Il passo indietro e il perdono vengono considerati possibili. E la Lega per questa scelta deve farsi perdonare. Sono convinto che se recupererà la lucidità potrà ricostituirsi tranquillamente il centrodestra unito con patti chiari.