Ad accendere la miccia della polemica del giorno all'interno del governo, ci pensa la ministra leghista della pubblica istruzione, Giulia Bongiorno:  «Bloccare la prescrizione sarebbe una bomba atomica contro il sistema giudiziario italiano, io questa cosa non posso accettarla e non posso non segnalarla». E aggiunge: «I condannati devono avere un secondo grado di giudizio». Una posizione che il ministro della giustizia grillino Bonfede, "mandante" dell'emendamento che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio, non ha mandato giù: "Rispetto e stimo il ministro Bongiorno, con cui ho collaborato e collaboro su diversi fronti, dalla necessita di riavviare il motore della giustizia con nuove forze, alla lotta contro la violenza sulle donne. Ma sulla prescrizione si sbaglia" E poi: "La bomba atomica che rischia di esplodere è la rabbia dei cittadini di fronte all'impunita". Ma le critiche più dire alla nuova prescrizione sono arrivate dai penalisti: "La norma- manifesto che il Ministro della Giustizia aveva preannunciato e che gli Onorevoli Businarolo e Forciniti del Movimento 5 Stelle hanno tradotto in un emendamento al DDL anticorruzione, è espressione di una concezione autoritaria del diritto penale e del processo», ha infatti scritto la Giunta delle Camere penali. «La prescrizione nel nostro ordinamento - spiegano le Camere penali - ha un preciso significato ed è a pieno titolo uno degli elementi del patto sociale. L’istituto della prescrizione ha origini antiche e chi oggi ipotizza la sua sostanziale abolizione è disposto a cancellare conquiste della civiltà giuridica pur di ottenere risposte di vendetta sociale in nome di una efficienza che lo Stato non sa altrimenti garantire». I penalisti poi confermano lo stato di agitazione, in difesa dell’articolo 111 della Costizione che garantisce la ragionevole durata del processo.

Ma i 5Stelle sembrano tirare dritto e sulle presunte imcomprensioni con la Lega, che a quanto pare ha molti dubbi sulla prescrizione immaginata dal ministro Bonafede - Di Maio riposnde: «Lo stop alla prescrizione è entrata nel contratto di governo» prevedendo «che la decorrenza dei termini si ferma dopo il primo grado di giudizio». La riforma della prescrizione dunque «si farà, magari ci sono dei problemi interni alla Lega, non lo so e non mi interessa», scrive il vicepremier su Facebook, sottolineando: «Questo è il governo del cambiamento, non difende i furbi ma gli onesti».

E poi: «Per quanto mi riguarda lo stop alla prescrizione deve entrare nella legge spazza- corrotti perché la prescrizione oggi è la legge dei furbi», continua il vepremier Di Maio: «In questo paese, i più grandi furbetti del quartierino si sono salvati dai processi grazie alla prescrizione. Con la prescrizione si sono salvati grandi personaggi tra cui Licio Gelli. Bisogna arrivare a processo».