Per i politici, e mica solo quelli italiani, il pericolo maggiore non arriva dai competitore e neppure dalla pur temibile corruzione. La rovina, spesso, è nascosta sotto il letto.Sta per saperne qualcosa Donald Trump. L’avvocato del presidente, Michael Cohen, si è confessato colpevole per otto capi d’accusa, tra cui l’aver versato dollari a una pornostar e a una coniglietta perché tacessero sulle loro avventure, appunto di letto, con l’allora soltanto plurimiliardario. Erano adulte e consenzienti, sia chiaro, ma l’America è quello che è e le corna possono costare la carriera.Su The Don si allunga così l’ombra lunga di Bill Clinton, che usò Casa Bianca per funzioni improprie e, apriti cielo, addirittura nello studio ovale insieme alla stagista Monica Lewinsky. Una storiella boccaccesca che costò al presidente parecchio. L’impeachment fu evitato di misura, ma il fattaccio lo costrinse a passare gli ultimi due anni del suo secondo mandato alle prese con le cronache dei suoi intimi rapporti con la ragazzona, seguiti con curiosità degna di assai miglior causa dall’opinione pubblica. In questi casi si suol dire che il problema non era la relazione per interposto sigaro ma la menzogna, avendo il primo cittadino inizialmente negato ogni addebito. E’ vero solo fino a un certo punto.La pruriginosità decuplica la valenza scandalosa del mendacio, eleva all’ennesima potenza l’interesse del pubblico guardone.Trasforma il fattarello in tsunami.Paragonato al campione italiano, Berlusconi Silvio, il bel Bill sem- bra uno studentello di scuola media. Il fattaccio italiano, a base di escort, registrazioni piratate nel talamo, eserciti di investigatori con l’occhio appizzato sul buco della serratura, procaci minorenni travestite da nipoti di Mubarak, è troppo noto e recente per doverlo ricapitola. Basti segnalare che se nel 2011 l’allora capo del governo italiano fu spazzato via a colpi di spread a indebolirne la posizione rendendogli la difesa impossibile erano state proprio le “cene eleganti” e i “lettoni di Putin”.Prima di Silvio il porcaccione il quadro della politica italiana sembrerebbe a prima vista somigliare a un convento. C’era stato il fattaccio Marrazzo, il governaricca. tore del Lazio la cui passione per i trans era degenerata in una storia nera alla James Ellroy sulla quale non è mai stata fatta piena luce e che comunque gli era costata la presidenza di Regione. A paragone, ad esempio, del Regno Unito, che quanto a scandali sessuo- politici è insuperabile, i politici italiani appaiono lo stesso come mirabili modelli di castità assoluta. Non che sia vero. E’ solo che da noi funziona alla grande il “si fa ma non si dice” e il peso politico delle relazioni adulterine si è sempre fatto pesare con la dovuta discrezione. Quando il temuto Mario Scelba, che dalla relazione extraconiugale con una signora romana aveva anche avuto una figlia segreta, si opponeva al centrosinistra vagheggiando addirittura una scissione della Dc, i servizi segreti dell’epoca fecero uscire su un periodico, senza didascalia, la foto del tostissimo Mario al bar con la signora. Scelba mangiò la foglia e si ritirò in buon ordine.

Lo scandalo Montesi neglianni ‘ 50 servì ad azzoppare una volta per tutte Attilio Piccioni, grazie al sospetto coinvolgimento del figlio, nella corsa all’eredità di De Gasperi. La relazione con la bella Sylva Koscina fu usata contro Tambroni. Le presunte e false licenziosità della signora Leone chiusero al consorte le porte del Quirinale nel 1964. La nota omosessualità sbarrò la via del Colle anche a Emilio Colombo, noto nella Dc, con Mariano Rumor e Fiorentino Sullo, come “le sorelle Bandiera”.Prima della voracità del Cavaliere, però, gli intrecci tra sesso e politica erano stati tenuti sempre nella penombra. Cose che sapevano tutti ma che non arrivavano mai alle prime pagine. Tutt’altra storia nel Regno Unito. Il primo scandalo di portata storica nel dopoguerra, fatta eccezione per il più complesso caso Montesi, scoppiò proprio lì, nel 1961. La relazione del ministro conservatore John Profumo con l’avvenente Christine Keeler non apparve solo come un caso d’adulterio. L’escort, come si direbbe oggi e non di diceva allora, era amante anche di un agente del Kgb e in tempi di guerra fredda il particolare aveva il suo peso. Profumo negò, poi ammise, alla fine lasciò la politica e travolse nel crollo anche il primo ministro McMillan.Andò malissimo, una trentina d’anni dopo, anche al ministro David Mellor, mentre l’amante, l’attricetta Antonia De Sancha, con la storiella piccante ci si fece ricca. In un’intervista dopo l’altra l’avvenente spagnola mise in piazza i gusti particolari del ministro. Il popolo venne così a sapere che per migliorare le prestazioni il promettente ministro usava indossare a letto la maglia del Chelsea e non passò inosservata la sua passione feticista per gli alluci. Mellor diventò da un giorno all’altro per il colto e per l’inclita “il succhiapollici” e la sua carriera affondò per sempre in quella melma.Qualcuno per la verità è riuscito a risalire la china: il futuro sindaco di Londra Boris Johnson. Nel 2004 la scoperta della sua tresca con una giornalista di Spector gli costò addirittura la cacciata con ignominia dal partito ma quattro anni dopo era di nuovo in pista. Non si è ripreso invece Dominique Strauss- Kahn, ex presidente dell’Fmi accusato e messo in manette nel 2011 a New York perché accusato di stupro da una cameriera dell’albergo in cui alloggiava. L’accusa si dimostrò infondata così come quella, alcuni anni dopo di aver partecipato a orge con un giro di prostituzione. Ma per Strauss- Kahn l’Eliseo era già svanito, anche perché i comportamenti estremi dell’uomo, riconosciuto responsbaile di molestie già ai tempi della presidenza Fmi erano noti. La lista dei politici inciampati nel letto sarebbe lunghissima. Tanto da far ulteriormente risaltare l’eccezione: il presidente più amato d’America, JFK, la cui voracità non era seconda a quella di Strauss- Kahn o di Silvio Berlusconi e che comunque è riuscito a mantenere nel tempo l’immagine intatta in un Paese pronto a linciare o quasi un presidente come Clinton per un gioco erotico adolescenziale.