«Possibile che il Governatore di una Regione che dovrebbe dare l’esempio si comporta in maniera così prepotente?» : così l’inviato delle Iene Filippo Roma in un servizio del 2015 si rivolgeva all’allora Presidente della Regione Molise in quota Pd, Paolo Di Laura Frattura, in merito ad un contenzioso su una villa situata a Termoli ( Campobasso), ridente città balneare molisana, accusandolo di occupare una casa non sua.

Ieri il gip di Larino, accogliendo la richiesta del Pm, ha archiviato la posizione dell’ex Governatore, in carica fino a pochi mesi fa, che era stato indagato per tre reati: esercizio arbitrario delle proprie ragioni, invasione arbitraria di edificio altrui e diffamazione. La vicenda era arrivata alla ribalta delle cronache locali e nazionali nell’estate del 2014 quando alla signora Cerio, affittuaria di un piccolo appartamento all’interno della villa, era stato impedito di accedervi perché, secondo i proprietari del complesso Pts Village, il contratto di affitto era fasullo considerato che a loro l’appartamento era stato ceduto nel 2010 dall’ex proprietaria, Iole Varanese.

L’ex presidente della Regione, secondo le accuse nate da una querela, in quanto socio della Pts, aveva indebitamente precluso l’accesso all’immobile, sostituendo la serratura del cancello d’ingresso, e aveva offeso pubblicamente quelle persone. In sede di interrogatorio Frattura si era dichiarato estraneo alla vicenda e aveva respinto tutte le accuse.

Ieri dal suo profilo Facebook la soddisfazione per l’esito della vicenda: «Per i tribunali tribali di certi tg e certe trasmissioni dalle inchieste urlate e non verificate, la sentenza c’era già.

E invece, archiviazione! Non ho fatto nulla!!! Per fortuna, abbiamo un sistema giudiziario solido cui possiamo e dobbiamo sempre guardare con fiducia».

Abbiamo chiesto un commento al legale di Frattura, l’avvocato Mariano Prencipe, partendo dal fatto che, come spesso accade, i tempi dei processi paralleli in tv non attendono le decisioni della giustizia: «è noto che del processo mediatico se ne stanno occupando sia il Csm che l’avvocatura. Quello che ritengo anomalo di questa vicenda è l’interesse di una trasmissione nazionale per un fatto che non aveva alcuna attinenza con la carica di Governatore ricoperta da Frattura. Posso anche comprendere l’atteggiamento delle tv locali, anche quelle con una linea editoriale contraria al partito di Frattura, per cui in un contesto così piccolo tutto può fare scandalo. Quello che ci ha sconcertati è che le Iene non hanno fatto un servizio per comprendere come stavano realmente le cose, ma ne hanno confezionato uno con una tesi precostituita, sostenendo che Frattura era colpevole a prescindere. Comunque abbiamo provveduto ad inviare all’inviato Filippo Roma il provvedimento di archiviazione. Valuteremo se prendere provvedimenti nei confronti della trasmissione di Italia1». Una controversia - che sembrava avere i contorni quasi di una lite condominiale - si è amplificata forse perché una delle controparti era un politico: «Assolutamente sì. Spesso si confonde la rilevanza della notizia con la rilevanza del personaggio coinvolto. Le due cose vanno distinte. Non si può dare grande rilevanza ad una questione di così poco spessore.

La legge parla chiaramente di “rilevanza sociale della notizia” e in questo caso le accuse rivolte al mio assistito non riguardavano né la sua funzione istituzionale né la sua condotta morale. Allora la stampa dovrebbe impegnarsi a verificare tutte le eventuali bollette non pagate da politici, magistrati e altri esponenti pubblici?»