Il simbolo della lobby americana delle armi da fuoco, la potentissima National Rifle Association, sarebbe vicina alla chiusura per bancarotta. E ha individuato un nemico politico a cui dare la colpa di questo disastro finanziario: il governatore dello Stato di New York, l’italoamericano Andrew Cuomo.

La Nra ha citato in giudizio il governatore Cuomo perché con le sue campagne anti armi da fuoco e con i suoi espliciti inviti al boicottaggio avrebbe indotto moltissimi operatori privati ad evitare ogni tipo di rapporto con l’associazione dei patiti delle armi da fuoco. Così che ora sarebbe pratica- mente impossibile per l’associazione anche avere conti correnti o accedere a qualsiasi servizio assicurativo, di fatto paralizzandone l’attività. Di qui l’idea di intentare una causa milionaria allo Stato di New York.

L’impegno per il controllo delle armi da parte di Cuomo inizia sul finire degli anni 90 quando era il giovane Segretario alla Casa e allo Sviluppo Urbano del Gabinetto guidato dal presidente Clinton, ma negli ultimi anni si è intensificato fino a farlo diventare una delle icone nazionali della lotta politica per il controllo della diffusione delle armi da fuoco.

Nel 2013 lo Stato di New York ha approvato una legge, chiamata Safe Act, che impone severe restrizioni per l’acquisto e la detenzione di armi e che è stata definita la più severa in materia nel Paese.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però secondo i legali della Nra, è stata la decisione del Dipartimento per i servizi finanziari dello Stato di New York di disporre verifiche sulle banche e le assicurazioni che intrattengono rapporti con la Nra; in particolare la lente della vigilanza finanziaria si è concentrata su un programma lanciato dalla Nra per fornire coperture assicurative delle spese legali per le persone che abbiano fatto fuoco per autodifesa. In realtà secondo lo Stato di New York il progamma “Carry Guard” e le compagnie assicurative che vi hanno aderito, hanno “illegalmente fornito copertura assicurativa anche per le violazioni intenzionali delle leggi”.

Il tema evocato dai sostenitori della libertà di portare armi è in sostanza la legittima difesa e la necessità di essere messi al riparo dai costi legali che può comportare, memtre per i sostenitori del “gun control” il tema è lo scoraggiare l’utilizzo delle armi da fuoco.

Secondo l’associazione pro armi questo genere di regolamentazione scoraggia i privati ad avere rapporti con loro, in violazione del Primo Emendamento della Costituzione statunitense, che tutela i privati dalle intromissioni dello Stato nelle loro attivista religiose e associative, nella libertà di opinione e parola.

Se Cuomo non venisse fermato dalle Corti, dichiara l’avvocato della Nra William Brewer III, l’associazione sarebbe paralizzata e dovrebbe chiudere i suoi canali informativi, compresa la televisione NraTv.

Per il Governatore dello Stato di New York questa battaglia ha ormai assunto un significato nazionale, ne ha fatto un leader della campagna per il controllo delle armi da fuoco, che ha ripreso forza dopo gli ultimi massacri nelle scuole. L’accusa che la Nra rivolge a Cuomo è anche quella di cavalcare politicamente l’argomento, con l’obiettivo di recuperare consenso tra l’elettorato più di sinistra in vista della sua ricandidatura a governatore; infatti a New York si votera nel novembre di quest’anno e Cuomo che è in cerca di un terzo mandato è stato sfidato da sinistra alle primarie democratiche da Cynthia Nixon, attrice nota per aver interpretato Miranda nella serie Sex and the City. Il governatore Cuomo si difende da queste accuse mostrando che la sua coerenza politica gli è costata un calo di 15 punti nei sondaggi sulla sua popolarità nelle aree più rurali dello stato e presentando le sue credenziali di impegno sul tema, che hanno anche un lunga tradizione familiare, visto che già il padre Mario Cuomo, tre volte governatore di New York tra gli anni 80 e 90, è stato uno dei leader nazionali delle campagne contro le armi da fuoco, assieme ad un altro italoamericano lo storico sindaco di Boston Thomas Menino. L’argomento più sfidante contro Cuomo è che la sua tecnica legislativa, impedirebbe le coperture assicurative, è la stessa usata contro la pratica dell’aborto da alcuni governatori conservatori. Ma il tema delle coperture assicurative per chi fa fuoco contro qualcuno, con la pretesa della legittima difesa, è sempre più sentito dall’opinione pubblica americana e Cuomo ha pensato di coinvolgere direttamente il suo concittadio che siete alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump, scrivendogli una lettera pubblica: “Ti scrivo per esortarti, puoi assumere una leadership nazionale, puoi dire alla Nra di porre fine a questo programma spericolato che incentiva comportamenti pericolosi e criminali”.