«Altra Italia non è un nuovo partito né un proprio progetto politico. Altra Italia è la descrizione di una vasta area sociale e culturale che esiste nel paese, ed è molto più grande di quanto appare: sono gli italiani seri, laboriosi, moderati, di buon senso, che vorrebbero dalla politica risposte concrete e non slogan o improvvisazioni». Parole e musica di Silvio Berlusconi che dal buen ritiro sardo, dove sta preparandola campagna d’autunno contro il governo giallo- verde, presenta la sua nuova creatura politica.

Ma Silvio sa bene che in tempi di populismo e antipolitica è bene evitare qualsiasi riferimento ai partiti. E allora è molto più prudente parlare di “movimento”. Dunque Altra Italia, almeno per ora, è solo un’area di opinione che, lo spiega bene Tajani, «si sente alternativa a Grillo, al populismo e al pauperismo». Insomma, anche il presidente dell’Europarlamento, smentisce le voci che parlano di un movimento alternativo a Forza Italia.

«Leggo da alcuni giorni su alcuni quotidiani - ha poi ripreso il Cavaliere - una serie di notizie su Forza Italia che possono determinare equivoci e fraintendimenti sulle nostre prospettive politiche. Stiamo lavorando al rilancio e al rafforzamento del nostro Movimento, introducendo significative novità nel senso della partecipazione, della democrazia dal basso, della valorizzazione delle competenze». E poi: «Forza Italia - aggiunge Berlusconi gode ottima salute, nessun abbandono significativo è in atto ed anzi si registrano nuovi ingressi di amministratori locali provenienti dalle esperienze civiche in tante realtà italiane, dal nord a sud». Infine l’invito a Salvini e alla Lega: «Il nostro orizzonte politico è e rimane quello del centro- destra. Ogni altra prospettiva, e in particolare gli accordi con il Pd, sono ovviamente esclusi, perché contraddirebbero la nostra storia e i nostri valori».

Ancora più chiaro Tajani: «Forza Italia, naturalmente, va avanti e continua la sua strada. Non è affatto una candela che si spegne, si sta riorganizzando, avvieremo la stagione dei congressi. Stiamo aprendo le nostre porte alle liste civiche, che parteciperanno anche ai congressi». Ma intanto dall’Abruzzo arrivano brutte notizie: «La decisione è presa, alle elezioni regionali in Abruzzo la Lega correrà da sola», ha infatti annunciato su Facebook il deputato e segretario regionale del carroccio Giuseppe Bellachioma. «Chi ci ama ci segua e andiamo a vincere», aggiunge. Una rottura che non rimarrà senza conseguenze.

Nel frattempo arrivano notizie sempre più allarmanti dallo spread che ieri ha sfondato quota 260 punti. Una situazione che preoccupa l’ex premier Paolo Gentiloni, sempre più convinto delle scarse probabilità si “sopravvivenza” del governo Lega- 5Stelle: «Non c’è molto tempo per lavorare per l’alternativa», spiega infatti Gentiloni, che poi si domanda: «Quanto ci costa il governo Lega- 5Stelle? Si potrebbe dire che la domanda è prematura visto che non ha deciso ancora nulla, a parte le nomine e un decreto che ritocca, peggiorandoli, alcuni aspetti marginali del mercato del lavoro. Ma non è così. Questo governo, per rubare un verso a De Gregori, non sa dove andare, comunque ci va».