La Regione Sicilia ha assicurato l’applicazione immediata delle norme sull’equo compenso ai professionisti, nei rapporti con la pubblica amministrazione. Piena condivisione è stata ottenuta in seguito ad un incontro tra l’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia (rappresentata dal presidente Massimo Dell’Utri, il vicepresidente Luigi Spinosa e i componenti del direttivo Nino Tornambè e Ferdinando Maurelli), il Cnf (rappresentato dal tesoriere Giuseppe Iacona) con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. In questo modo, la Sicilia è la seconda regione dopo la Toscana (che con una decisione della Giunta ha definito le regole per garantire l’equo compenso nella progettazione di opere pubbliche) a dare applicazione alle norme approvate nella passata legislatura che tutelano il lavoro dei professionisti.

La Giunta Regionale, verificata nel più breve tempo possibile la sussistenza dei presupposti, applicherà le norme che conferiscono dignità, anche economica, all’avvocatura e a tutte le professioni di cui si è riconosciuto il ruolo sociale con la regente normativa patrocinata dal Cnf e poi estesa a tutte le professioni. All’incontro - cui hanno preso parte anche la Consulta Regionale dei Commercialisti, la Consulta Regionale dei Geometri, la Consulta Regionale degli Ingegneri e il Comitato Regionale del Notariato - si è anche concordato un ulteriore incontro a settembre, per l’apertura di un tavolo di confronto tra la Regione Siciliana e le rappresentanze istituzionali siciliane sul tema delle libere professioni.