E trascorso esattamente un anno da quando tre Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein), insieme allEgitto, hanno deciso di interrompere rapporti diplomatici con il Qatar, accusandolo di aver appoggiato il terrorismo islamico. Fra le misure restrittive adottate, il blocco dei traffici commerciali, il blocco delle vie di comunicazione, aeree, marittime e terresti,  lespulsione dei qatarini, levacuazione dei loro cittadini dal Qatar. E la richiesta formale, poi, di rinunciare ai mondiali di calcio del 2022. Al Qatar vengono anche contestati rapporti privilegiati con lIran. Per protestare contro questa decisione, lEmiro Sheik Tamin bin Hamad Al Thani nei mesi scorsi si è rivolto allOnu. Ma, al momento, nessuno spiraglio pare essersi aperto.Il blocca aereo, va detto, non è particolarmente rigido. Ciò ha agevolato molto un paese che deve importare la quasi totalità dei generi alimentari di cui necessita. Fra gli Stati che hanno manifestato vicinanza al Qatar, oltre allIran, il Kuwait. LItalia, in questi mesi, si tenuta prudentemente a distanza da queste schermaglie diplomatiche. Ed i signori di Doha hanno contraccambiato con una serie importante di investimenti nel Bel Paese. LOspedale Mater di Olbia, laccordo con Meridiana e Qatar Airwayes per la creazione del vettore Air Italy e, soprattutto, la recente acquisizione dellintera area di Porta Nuova a Milano Acquistata per due miliardi di euro tramite il fondo sovrano qatarino, i grattacieli di Porta Nuova rappresentano la realizzazione urbanistica più importante fatta negli ultimi anni in Italia. Fra gli immobili posseduti dai signori di Doha, la sede di Unicredit.  LItalia, dopo lInghilterra, è diventato il paese dove il fondo sovrano del Qatar, titolare di un  patrimonio di circa 335 miliardi di euro è maggiormente presente.Tutto lascia presagire che il neo governo Conte vorrà continuare sulla strada dei buoni rapporti con lEmiro Al Thani.