"Abbiamo chiesto centinaia e centinaia di volte al Pd di guardare a sinistra e di smettere di guardare a destra. Non ci può essere nessun cammino con chi pensa che nel nuovo centrosinistra ci possa essere un pezzo del vecchio o del nuovo centrodestra". Giuliano Pisapia rompe gli indugi e all'assemblea di campo progressista rilancia la nascita di una colazione larga a sinistra perché, dice Pisapia: "Non vogliamo un'altra Sicilia, non vogliamo un'altra divisione". Ma Pisapia non risparmia critiche al Pd: "Il Rosatellum è una legge che non ci piace. Il responsabile di questa legge elettorale e un partito che si chiama democratico. Una legge che mal si concilia con gli indirizzi della Consulta. Ma questa e la legge con cui ci dobbiamo confrontare". "La prossima settimana sarà importante, non vorrei dire decisiva. Lunedi - ha infatti ricordato Pisapia - il Pd si riunirà con i gruppi dirigenti", poi si riunirà Mdp. Agli amici del Pd dobbiamo dire con forza: unità perchè senza non si vince, discontinuità perché se non c'è è il Paese che perde. Dobbiamo essere capaci di declinare la discontinuità, di metodo e di merito". Poi Pisapia si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Ci hanno detto che eravamo ondivaghi. Ho incassato, talvolta anche con troppa pazienza...". Prima di Pisapia aveva parlato la presidente della Camera, Laura Boldrini: "Allo stato attuale purtroppo non sembrano esserci i presupposti per un’alleanza con il Pd”, ha detto la presidente della Camera che, all’assemblea di Campo progressista, ha sottolineato la necessità di cambiare le politiche che hanno peggiorato la vita delle persone. “Dismettere un modello che non ha funzionato, non riprodurlo attraverso facce nuove e più giovani perché non funziona. Non basta fare alleanze con un simbolo e non basta fare le alleanze contro perché questo non mobilita, non appassiona. Fare l’alleanza contro non serve”, ha detto Boldrini. LE REAZIONI Cuperlo (Pd):  "Ho molto apprezzato le parole di Giuliano e penso che il suo appello debba uscire da questo anfiteatro anche da parte mia". Pittella (presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo): "Dobbiamo puntare ad una coalizione larga, dai centristi alla sinistra, con Renzi leader, per contare in Europa. Altrimenti l'Ue rischia l'implosione". Speranza (Mdp): "Mi dite di creare un campo largo, io dico larghissimo. Ma c'e un popolo che non si sente più rappresentato da Renzi, Salvini e Grillo. Io sono per costruire un'alternativa larga, tutti assieme, ma il tempo e adesso, non possiamo più aspettare". Veltroni: "C'è il rischio, in questo processo di messa in discussione della democrazia in Europa, che la sinistra si divida, spacchi il capello in quattro e ci si odi gli uni con gli altri. Se c'è un momento in cui la sinistra avrebbe il dovere di comporre le diversità è in questo momento. Fare ora una campagna elettorale in polemica e aprire un'autostrada alla destra. Sono divisioni irresponsabili in questo momento storico". Fanceschini (Pd): "Restano distanze e differenze, ma è possibile lavorare su ciò che ci unisce e abbiamo tutti il dovere di provarci. Molti segnali positivi di una volontà di ricomporre il centrosinistra negli interventi di Boldrini, Pisapia e  Speranza".