"E' apprezzabile il metodo scelto da parte del ministero per affrontare questa fase. Temevamo che la ristrettezza dei tempi per esercitare la delega" sulle intercettazioni "comportasse una compressione della discussione, invece il sistema della audizioni è positivo a fronte di un testo che presentava profili estremamente discutibili e a tratti anche preoccupanti". Lo ha detto il presidente dell'Anm, Eugenio Albamonte, riferendo, nel corso del comitato direttivo centrale, sull'incontro avuto la settimana scorsa con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in merito alla bozza di decreto legislativo in materia di intercettazioni. "Ho registrato una disponibilita' all'ascolto", ha aggiunto Albamonte, precisando che "il tema dei sunti, tra i vari scogli sulla strada di questa legge, potrebbe essere quello più facilmente superato". L'incontro con Orlando si è concluso con il rinvio a un nuovo appuntamento per l'esame di un testo aggiornato, ha poi spiegato Albamonte, sottolineando infine che l'Anm si è espressa in maniera critica sull'inserimento delle intercettazioni in forma di sunto nei provvedimenti e che ha messo in guardia sulla possibilità di non poter recuperare in un secondo momento le telefonate indicizzate come inutilizzabili. Da parte sua il ministro Orlando ha fatto sapere che sulle intercettazioni "non abbiamo intenzione di cambiare minimamente l'impianto, nel senso che non ci saranno né  sanzioni per i  giornalisti, né limitazioni alla capacità di captazione della magistratura, ci saranno dei meccanismi più stringenti per consentire quel lavoro di ripulitura dei fascicoli, di eliminazione del materiale che non ha rilevanza penale".