È morto oggi a Siracusa, a 68 anni: con Ettore Randazzo scompare non solo uno dei più noti penalisti italiani, ma una figura che si è battuta con passione per difendere il significato più autentico del modello processuale accusatorio: l’effettiva parità nel contraddittorio davanti al giudice terzo. Non a caso è stato fino all’ultimo presidente di “La. p. ec.”, il “Laboratorio per l’esame e il controesame e il Giusto processo”, luogo di studio e di elaborazione culturale divenuto un riferimento per gli studiosi del diritto e capace di unire avvocati e magistrati. Insieme con altri colleghi, il professionista siracusano aveva fondato l'associazione nel 2008. Ricordato per la statura professionale come per l’impegno nella dottrina, Ettore Randazzo è stato presidente dell’Unione Camere penali per due consiliature consecutive, dal 2002 al 2006. Si è occupato molto anche di deontologia, oggetto tra gli altri di un importante volume pubblicato per Sellerio, “L’avvocato e la verità”.