Non bisogna mai "smarrire il senso dei propri limiti, particolarmente di quelli istituzionali". È questa l'esortazione che Sergio Mattarella rivolge ai magistrati ordinari in tirocinio nominati nel gennaio scorso, sottolineando come questo richiamo egli lo rivolga spesso innanzitutto a se stesso nel quotidiano esercizio delle sue funzioni. "Non fatevi condizionare da nulla se non dalla autentica volontà della legge - ha detto il capo dello Stato - cercate di rifuggire anche da quel sottile condizionamento, talvolta inavvertito, che deriva dalla percezione dell'importanza del proprio ruolo". Mattarella, rivolgendosi alle giovani toghe, ha sottolineato come "questa è una esortazione che abitualmente rivolgo anzitutto a me stesso. In questo salone e in tutta l'attività che si svolge al Quirinale si esprime un senso di sovranità e autorevolezza. Operando in questo ambito occorre non smarrire mai il senso dei propri limiti, particolarmente di quelli istituzionali. Nel corso della vostra carriera, che vi auguro brillante, rammentate ogni tanto questo mio sommesso suggerimento".