Le otto ore di interrogatorio del Pm Paolo Ielo nei locali dello Sco di via Tuscolana sulla nomina del fratello di Raffaele Marra non l'hanno sfibrata o comunque non l'hanno spinta a compiere passi clamorosi; al contrario la sindaca di Roma Virginia Raggi è sicura della sua posizione e annuncia che andrà avanti: "Ho sentito Beppe Grillo, ho la sua fiducia non mi dimetto, sarebbe un'ipotesi irrealistica". Malgrado i malumori nel Movimento, il dominus dei Cinque Stelle continua a sostenere la sindaca, travolta anche dalla donazione di Salvatore Romeo tramite una polizza di 30mila euro. La successiva promozione di Romeo a capo della segreteria politica con stipendio triplicato ha spinto gli inquirenti a chiedere spiegazioni: «Ho appreso stasera, sono sconvolta», aveva dichiarato all'uscita dell'interrogatorio fiume. La notizia era stata anticipata dal Fatto Quotidiano e da L'Espresso proprio mentre la procura la stava interrogando e aveva scatenato le prime reazioni nel Movimento 5 stelle. Diversi esponenti pentastellati sono pronti a chiedere un intervento del Garante, ovvero di Beppe Grillo, "a tutela dell'immagine del Movimento". Pero  tacciono i big: da Alessandro Di Battista a Luigi Di Maio, passando da Roberto Fico e dai due deputati chiamati ad affiancare Raggi nelle ultime settimane, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro.