Si fa sempre più fitto il caso di Sissy Trovato, l’agente di polizia penitenziaria trovata agonizzante all’interno dell’ascensore per un colpo di pistola in testa e che ora combatte tra la vita e la morte nel letto di un ospedale. Potrebbe esserci dietro un finto suicidio? Dalle parole di un’amica di Sissy rilasciate al settimanale “ Giallo”, lei avrebbe scoperto qualcosa di molto pericoloso all’interno del carcere veneziano della “ Giudecca” dove lavorava e per questo motivo qualcuno avrebbe potuto provare ad eliminarla o quantomeno azzittirla. « Lei è sempre stata una ragazza forte » , ha asserito l’amica, prima di ribadire, « Aveva scoperto qualcosa dentro al carcere, per questo hanno cercato di farla fuori » . Ad un’altra amica, Sissy Trovato avrebbe confidato che sarebbe finita presto su tutti i giornali. Perchè? La ragazza aveva forse scoperto qualcosa riguardante il modo in cui venivano trattate le detenute? Quello che purtroppo sappiamo è che all’inizio del mese di novembre, Syssi, ragazza di origine calabrese di 28 anni, è stata ferita da un colpo di arma da fuoco nell’ascensore dell’ospedale SS. Giovanni e Paolo, a Venezia, dove era andata a controllare una detenuta partoriente. È stata trovata riversa sul pavimento in condizioni disperate. Nessuno ha visto cosa sia accaduto, ma dopo i primi accertamenti le autorità si sono affrettate a classificare il caso come tentato suicidio. Il padre della ragazza – raggiunto da Il Dubbio – sospetta che non sia stato un suicidio. Soprattutto non crede alle prime ipotesi vagliate dalla polizia secondo cui la ragazza soffrirebbe di depressione cronica. In realtà Teresa è piena di vita e ha ancora tanti progetti da realizzare. Soprattutto è una sportiva, giocava come portiere in una squadra di calcio a cinque. Inoltre il padre racconta che amava molto il lavoro di agente penitenziaria. “ Rispettava la dignità delle detenute – racconta il padre -, per lei non era importante quali reati avessero commesso”. Altro particolare inquietante è l’utilizzo dell’ascensore: c’erano solo pochi scalini da fare e appare strano che una ragazza, per giunta sportiva, potesse ricorrere a quel mezzo. Si prospetta l’inquietante ipotesi che potrebbe essere stata attirata da qualcuno. Altra cosa che non torna. Sissy presenta due evidenti ferite alla testa, uno di entrata e uno di uscita. Quello d’entrata è sul lato sinistro del cranio, quello d’uscita sul lato destro: ma lei non è mancina e portava la fondina della pistola sul fianco destro.