«Il sesso non è un male ma un dono di Dio». Papa Francesco, com’è nel suo stile, non usa metafore nell’esortazione apostolica, una sorta di summa dei due Sinodi sulla famiglia riuniti a ottobre 2014 e 2015 che ha riassunto in un tweet “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa”. L'esortazione apostolicaSesso, famiglie, matrimonio, omosessuali gli argomenti più importanti che papa Bergoglio affronta tra aperture, compromessi e conferme in nove capitoli, 325 paragrafi, e 391 note a pie’ di pagina.Il Papa apre ai sacramenti ai divorziati risposati, che "devono essere più integrati nelle comunità cristiane" e per i quali si deve valutare quali "forme di esclusione" "possono essere superate". Chiarisce che "ai divorziati che vivono una nuova unione è importante far sentire che sono parte della Chiesa, che non sono scomunicati". "Nessuno può essere condannato per sempre, perché questa non è la logica del Vangelo!".

La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa.

— Papa Francesco (@Pontifex_it) April 8, 2016 La famiglia"Nessuno può pensare che indebolire la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio sia qualcosa che giova alla società. Pregiudica la maturazione delle persone, la cura dei valori comunitari e lo sviluppo etico delle città e dei villaggi", sottolinea il pontefice. "Le unioni di fatto o tra persone dello stesso sesso, per esempio, non si possono equiparare semplicisticamente al matrimonio. Nessuna unione precaria o chiusa alla trasmissione della vita ci assicura il futuro della società".Sugli omosessuali Bergoglio ribadisce che "va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza". Papa Francesco aggiunge però che "non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia".Le donneSul rispetto delle donne "c’è ancora molto da crescere in alcuni Paesi", "non sono ancora del tutto sradicati costumi inaccettabili". Lo evidenzia il pontefice, citando "la violenza verbale, fisica e sessuale" contro le donne in alcune coppie, la "grave mutilazione genitale in alcune culture", "l’utero in affitto", "la mercificazione del corpo femminile" ma anche il permanere della "disuguaglianza dell’accesso a posti di lavoro dignitosi e ai luoghi in cui si prendono le decisioni".Il sessoIl Papa apre alla "educazione sessuale" e spiega: “I giovani devono potersi rendere conto che sono bombardati da messaggi che non cercano il loro bene e la loro maturità". Ma il Papa giudica negativamente quell’educazione sessuale impostata "sull’invito a ‘proteggersi’, cercando un 'sesso sicuro’ come se "un eventuale figlio fosse un nemico dal quale doversi proteggere. Così si promuove l’aggressività narcisistica invece dell’accoglienza". "È invece importante insegnareun percorso sulle diverse espressioni dell’amore, sulla cura reciproca, sulla tenerezza rispettosa, sulla comunicazione ricca di senso".