Si può proprio parlare qui in Francia di un vero fenomeno di massa per definire la passione, nata da appena un paio di mesi, per la caccia ai pokemon sul proprio smartphone (il famigerato Pokemon Go).  Libération parla addirittura di sei milioni d'utenti,  Le Parisien più cauto ne attesta tre, ma i dati ufficiali del gestore on line del gioco (nonch'é inventore) Niantic danno ragione alla stima di Libé. Quindi quasi un decimo della popolazione francesce gioca online gli occhi riversi sul telefonino in giro per città e campagne, con non pochi problemi per il traffico (anche pedestre) e sui luoghi di lavoro.Fin qui niente di nuovo per i giocatori delle varie "Battle on Line" più o meno verosimili e/o sordide, che vedevano schiere di adolescenti chiusi per ore, occhi incollati allo schermo del pc, dentro sale internet. Ma a Tokyo questo epifenomeno ha fatto si che il governo da qualche anno abbia istituito nuovi reparti psichiatrici negli ospedali a loro specialmente dedicati.La rivoluzione tecnologica attuale consiste nel fatto che il gioco in questione si svolge nell'ambiente reale che la telecamera montata sul vostro telefonino vede, però, enorme novità, "aumentadola", cioé inserendovi delle apparizioni su cui "sparare" (gli adorabili quanto colorati Pokemon, nati nel '96 dalle menti degli ingegneri della Nintendo e subito celeberrimi, con il simpaticissimo tutto giallo e più noto Pikachu, e moltissimi altri dai nomi impossibili) tutto cio reso possibile dalla ormai capillare geolocalizzazione di Google Maps che ha tracciato tutta la superficie delle nostre citta o campagne, inserendo in luoghi "riconoscibili" via satellite, vari "covi" dei pokemon dove i giocatori potranno beccarli.Ed é cosi che recentemente Jean Cristophe Lagarde, sindaco di Drancy, comune della banlieue parigina, non veda di buon occhio i due pokemon stop (nascondigli) situati uno al Memoriale della Shoah (Drancy era il triste luogo di "smistamento" dove i nazisti facevano partire per i vari campi di sterminio gli ebrei rastrellati nelle retate parigine) e l'altro al cimitero locale.Ma nella medesima banlieue parigina altri sindaci hanno scelto invece di cavalcarne l'onda, come il il primo cittadino di Linas, tranquillo comune nella campagna dell'Essone a 25 chilometri a sud di Parigi, Francois Pelletant, che ha bandito una super caccia ai pokemon annuciata addirittura dal suono delle campane della locale chiesa. Ne ha seguito le orme anche la municipalità di Ronsy sur Bois, comune della popolosa Seine Saint Denis a nord della capitale, che ha appena acquistato di tasca propria dei "pokemon stop" per attirare e spiegare ai turisti i monumenti cittadini. «Mai vista tanta gente di fronte alla Mairie! » esclama il webmaster locale Tom Lanneau, padre dell'iniziativa.Ma é l'isola di Puteaux, isolotto sulla senna del borgo di Puteaux, ricca cittadina della zona chic della banlieue di Parigi a ovest della tour Eiffel, che il 10 settembre prossimo diventerà ufficialmente l' "Isola dei Pokemon" dove ci sarà il primo megaraduno nazionale dei giocatori, e dove e si prevede un'affluenza tale che saranno istituiti rigidi controlli per la sicurezza tipo "Fan Zone", con filtraggio, percorsi obbligatori, perquisizioni corporali e Metal detector - dall'ultimo attentato a Nizza il piano Vigipirate è al livello "allerta attentati", il massimo sinora raggiunto.Ma non sempre la mania Pokemon Go ha dato buoni frutti, e ne sa qualcosa Marisol Touraine, ministro della Sanità Francese: «Il mio preciso dovere: denunciare la propaganda anti aborto, soprattutto quando assume un'aria simpatica». Questo perché uno sparuto gruppo in redivivo stile Movimento per la Vita nostrano, ha inventato e diffuso un'applicazione per pc sulla falsariga di Pokemon go chiamata "Salviamo pikachu" dove l'utente trova un pikachu incinto e può rifiutare la nascita come per «tutti noi, che abbiamo avuto una possibilità su cinque di nascere» dato l'alto numero d'interruzioni di gravidanza registrato ogni anno in Francia. Il gruppo che si trova dietro questa mistificazione assai di cattivo gusto si autodefinisce Les Survivants (i sopravissuti), è attivo dai primi anni novanta ed è formato sorprendentemente da giovani che militano contro l'aborto colpevolizzando le giovani donne, da qui la giusta reazione del Ministro della Sanità Marisol Touraine su Twitter per rimettere i puntini sulle i.In ogni caso c'é comunque da riflettere sull'utilità o meno di un videogioco su smartphone che "droghi" la visione del reale via lo schermo del telefonino astraendone di fatto lo spettatore, e molti intellettuali su vari quotidiani e tv francesi ne valutano la dannosità con più o meno inquietudine.