Chi ha vinto le elezioni. E con quale campagna elettorale?Alla prima domanda risposta facile. Le elezioni le hanno vinte soprattutto i Cinque Stelle, coi successi clamorosi di Roma e Torino, e con l’ottimo risultato del candidato amico, e cioè D Magistris, a Napoli. Le ha perse (per ora) il Pd, che ha avuto risultati molto inferiori alle attese e che ha perso valanghe di voti, non solo rispetto alle europee. Gli altri partiti le hanno un po’ pareggiate e un po’ perse.Alla seconda domanda, risposta difficile. La campagna elettorale non c’è stata (con una sola eccezione, che diremo tra poche righe). Candidati non molto conosciuti e un pochino sbiaditi. Programmi zero. Comizi, quasi nessuno. Manifesti sui muri, macchine coi megafoni, grandi spot in Tv e sui giornali? Niente.La campagna elettorale più efficiente - e vincente - l’ha fatta un soggetto che non era direttamente interessato alle elezioni (almeno apparentemente). Il partito dei Pm. Che ha colpito ripetutamente, con precisione e con grande efficacia, condizionando l’elettorato in modo robusto. Soprattutto a Roma, in Campania, ma anche in Lombardia. Gli arresti e gli avvisi di garanzia a raffica (insieme agli echi dell’inchiesta mafia capitale) hanno scompaginato il Pd e - a dar retta ai sondaggi - gli hanno fatto perdere molti punti. Un paio di settimane fa “Il Fatto Quotidiano” calcolava che le inchieste fossero costate a Renzi, fino a quel momento, già sette punti percentuali. Che forse poi sono diventati 10 o 12. E calcolava che fossero fruttate più o meno altrettanto ai Cinque Stelle.C’è stata poi una piccola controffensiva di pezzettini di magistratura poco amici dei grillini, con gli avvisi di garanzia per i sindaci (5 Stelle) di Livorno e Parma. In Toscana però non si votava nelle grandi città. In Emilia - cioè a Bologna - i 5 Stelle non sono arrivati al ballottaggio. A Roma e a Napoli il Pd ha avuto una debacle.Intendiamoci: nessuna polemica. Constatazioni.