«Abbiamo più di un milione di firme certificate», è l’annuncio trionfante di Ignazio Messina, segretario nazionale dell’Italia dei Valori. Le firme servono a sostenere una legge di iniziativa popolare che rinforzi l’istituto della legittima difesa e, secondo il comitato referendario, «Si tratta della prima raccolta nella storia della Repubblica Italiana ad avere ottenuto così tante sottoscrizioni, in poco più di due mesi». Il successo dilagante della proposta di legge è stato trasversale, da Nord a Sud, con i picchi di oltre 23 mila firme raccolte a Ravenna e 19 mila a Viterbo, passando per i piccoli centri e le grandi città. I moduli sono stati portati in piazza a Montecitorio da una nurtrita delegazione di militanti e dirigenti dell’Idv, che hanno scandito lo slogan «Meno felpe e più firme, meno stelle e più firme» contro il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord. La speranza per l’Italia dei Valori, che in Parlamento conta un deputato e due senatori, è che - sulla spinta dell’incredibile numero di sottoscrizioni - la proposta venga calendarizzata quanto prima al Senato.La legge prevede di raddoppiare la pena a chi viola il domicilio altrui (attualmente la pena prevista va dai 6 mesi ai 3 anni, diventerebbe da 1 a 6 anni), esclude il risarcimento per il rapinatore che viene ferito e, soprattutto, elimina l’eccesso colposo di legittima difesa, per chi tutela la propia incolumità o quella altrui nel proprio domicilio. «Noi di Italia dei Valori riteniamo che l’inviolabilità delle nostre case sia un principio irrinunciabile e da difendere con fermezza. Diciamo no alla giustizia “fai da te”, ma i cittadini onesti devono essere più tutelati e devono godere di una fattispecie della legittima difesa che sia più ampia rispetto a quanto previsto oggi dalla legge vigente», ha spiegato Messina. E a chi ha obiettato che questo potrebbe trasformare in far west i cortili delle case ha risposto: «Naturalmente diciamo no ai pistoleri per le strade, ma in Italia esistono bande di spietati criminali che si introducono nelle abitazioni mettendo costantemente a repentaglio l’incolumità dei malcapitati». L’iniziativa legislativa è accompagnata da un dossier, che raccoglie tutti i casi di cronaca degli ultimi anni in cui cittadini comuni sono incappati in guai con la giustizia per aver reagito a una rapina, dal commerciante denunciato per sequestro di persona per aver chiuso nel negozio un ladro, al pensionato che spara in aria dopo aver sorpreso i ladri nella sua casa. La situazione attuale «impone all’attenzione della politica il tema della sicurezza», ha commentato Messina, e «chi viola la nostra casa deve essere punito severamente, e ai cittadini onesti va data la possibilità di tutelarsi». Obiettivo della legge è, infatti, quello di alzare il livello di tutela all’interno di abitazioni private e negozi, «dando la possibilità di difendersi come meglio si crede negli ambienti casalinghi e professionali».