Il Parco Verde potrebbe ancora riservare delle sgradite sorprese. È l’amara profezia di Domenica Guardato, la mamma di Fortuna Loffredo, la bimba uccisa a Caivano. “Per me le bambine nascondono ancora dei segreti”, ha detto a margine dell’incidente probatorio che riguarda le figlie, di 5 e 4 anni, della compagna di Raimondo Caputo, il presunto pedofilo e assassino della piccola. Nell’aula protetta nel Tribunale di Aversa, nel casertano, potrebbe aprirsi quindi un nuovo capitolo di una storia atroce e angosciante. Presente in aula anche la mamma delle due bambine ascoltate dal gip, arrivata a bordo di un'auto della polizia, partita dalla casa circondariale di Pozzuoli, dove è detenuta con l'accusa di avere “coperto” il compagno.LE BAMBINE RACCONTANO"Ho visto la compagna di Caputo che guardava le figlie dal monitor mentre raccontavano fatti orrendi. Lei li può ancora guardare mentre io Fortuna non la tengo più, però non le potrà più rivedere". Cosi Pietro Loffredo, padre della piccola Fortuna, all'uscita del tribunale di Napoli Nord appena concluso l'incidente probatorio. "Sono molto turbato - ha detto il padre della piccola Chicca - quello che ho sentito. Sentire quelle cose da due bambine è stato terribile. Ho incrociato una sola volta lo sguardo di Caputo perchè l'ho fissato a lungo". In merito a come si è svolto l'interrogatorio l'uomo ha elogiato il modo e la delicatezza con cui è avvenuto: "le bambine hanno giocato e sono state interrogate da una bravissima psicologa che le ha messe a loro agio e non credo si siano accorte di nulla".I GENITORI CHIEDONO GIUSTIZIA“Voglio giustizia per la mia Chicca” ha aggiunto Domenica, accusando proprio la donna. “Non la perdonerò mai, lei ha ancora le sue figlie. La mia, invece me l'hanno uccisa. Avrei preferito un milione di volte averla su una sedia a rotelle. Invece sono costretta a portale fiori sulla sua tomba”.Ha fame di giustizia anche il padre della bimba, Pietro: “Voglio giustizia per tutti i bambini che sono stati abusati e voglio che i colpevoli paghino per quello che hanno fatto. Voglio che quello che è capitato a Fortuna non capiti a nessun altro bambino”.I DUBBI DELL’AVVOCATO DI CAPUTOOpposte le convinzioni dell’avvocato Salvatore Di Mezza, legale di Caputo: “Il mio assistito si è sempre professato innocente. Contro di lui ci sono solo prove indiziarie e le dichiarazioni delle bimbe non sono attendibili. Vedremo cosa verrà fuori dall'incidente probatorio. Solo una delle bambine presentava un rossore nelle parti intime, mentre le altre non avevano alcun segno che potesse far pensare a presunti abusi sessuali”. LA MORTE DI ANTONIO GIGLIOVincenzo Guardato, il nonno di Fortuna Loffredo, ha attaccato invece gli inquirenti, tornando sul tragico episodio che un anno prima della morte della nipote, coinvolse il fratello delle bambine interrogate nel corso dell'incidente probatorio: “Se le indagini sulla morte di Antonio Giglio, archiviate troppo frettolosamente come un incidente, fossero state svolte con maggiore attenzione, probabilmente Fortuna sarebbe ancora con noi”. UN DOSSIER SUL PARCO DEI MISTERIL'avvocato Angelo Pisani, legale del padre di Fortuna e dei nonni, incontrerà il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, per chiedere un intervento urgente da parte del Governo. Sarà anche consegnato un dossier sui gravi fatti accaduti e i pericoli che ancora corrono i bambini nel Parco Verde di Caivano, dove il 24 giugno 2014 avvenne la tragedia.