Dietrofront del Ministro dell'Interno Angelino Alfano, che aveva prospettato la possibilità di allungare per decreto a due giorni il voto amministrativo del prossimo giugno. "Avevo proposto l'estensione del voto sia al lunedì di questo turno amministrativo che a quello della consultazione referendaria, e ovviamente per tutte le elezioni a seguire, per andare incontro ad una istanza che mi veniva rappresentata da più parti e cioè di ampliare la partecipazione al voto e ridurre i rischi di astensione dalle urne. Esigenza che, tra l'altro, mi era stata rappresentata in prima battuta proprio da quei partiti di opposizione che, in questi giorni, ne hanno poi approfittato per attaccare il governo su presunte paure presenti e future, Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali - sia riguardo i costi sia riguardo a chissà quali strategie occulte che sarebbero state alla base di questa mia iniziativa - valuto opportuno lasciare le cose così come stanno". Lo ha dichiarato in Consiglio dei ministri il ministro Alfano.LE REAZIONI Il Movimento 5 Stelle è contrario all'estensione a due giorni del voto sul referendum costituzionale. Lo rende noto il deputato M5S, Danilo Toninelli, che su Facebook attacca: "Non solo disonesti ma pure senza vergogna! Mi riferisco ai membri di questo governo di faccendieri che per voce di Alfano propongono di estendere al lunedì il voto referendario di ottobre sulle 'Schiforme'. Dicono per favorire la partecipazione. Premetto che l'idea di far partecipare più persone al voto non può che trovarmi e trovarci d'accordo. Ma il modo non è certo quello di concedere un giorno in più per votare". "Ma la questione - sostiene - è un'altra. Chi oggi parla di partecipazione al voto lo fa solo per convenienza personale e di partito. Estendere il voto a due giorni in un referendum dove si vota Sì o No è fatto apposta per favorire i Sì. È risaputo che nel breve periodo sono più incentivati ad andare a votare coloro che si oppongono ad una proposta, mentre devono avere qualche stimolo in più gli altri. E quale migliore stimolo di dare più tempo per votare".Fu proprio il governo presieduto da Enrico Letta a introdurre nel 2014, tra le varie misure della spending review, il cosiddetto 'election day', il giorno unico per le tornate elettorali. Domenica, in un'intervista a Repubblica, l'ex segretario del Pd aveva definito "insensata" la proposta di Alfano anche perchè "dovunque in Europa si vota in un giorno solo".