Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al teatro Niccolini di Firenze per parlare di referendum sulla riforma costituzionale, non ha usato mezze misure. "Nel referendum la domanda è molto semplice: sì o no. Ma lì dentro c’è molto di più: c’è la riforma istituzionale" e ha aggiunto: "Girerò come un globe-trotter. Siamo a un bivio tra l'Italia che dice sempre sì e l'Italia che dice solo no". Al suo arrivo è stato contestato dagli obbligazionisti delle quattro banche in risoluzione, che lo hanno aspettato con cartelli con scritto “Fino all’80%? ancora una volta truffati”.Riforme"Anni fa l'Italia era incastrata in una depressione politica. Si chiedeva di abbassare le tasse e si rimase per sei mesi a discutere su come chiamare la tassa che si voleva eliminare". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi al Teatro Niccolini, durante la prima tappa del suo tour in vista del referendum costituzionale. "A fronte di questo, è accaduto che le riforme improvvisamente hanno cominciato a a realizzarsi", ha aggiunto Renzi: "Il Parlamento è uscito dall'incantesimo e le cose sono state fatte". "Quello che stiamo cercando di fare che è molto più importante del Pil, è restituire agli italiani l'orgoglio di appartenere a qualcosa di grande".Libia"Noi stiamo vivendo una fase di straordinario interesse. In Libia abbiamo scelto una strada diversa da chi dice vai e bombarda". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi. "Voglio ringraziare i militari che sono in Afghanistan, di quelli che sono alla diga di Mosul. Siamo orgogliosi del Tricolore", ha aggiunto Renzi.