“Un’intervista non fa una guerra, anche perché pregiudicherebbe i passi avanti che abbiamo compiuto finora e poi sappiamo che parlare male dei politici in un momento di crisi democratica è una tentazione facile in tutta Europa”. E  sulle uscite del presidente dell’Anm Davigo: "Un magistrato capace che spero sappia guidare l'Anm in una fase non semplice di cambiamento della magistratura". Il ministro della giustizia Andrea Orlando parla a Repubblica e riferito alle parole di Davigo parla di posizione "isolata": "Attenderei  di vedere qual è l'effettiva posizione dell'Anm e cercherei di capire se ci sono le condizioni per proseguire un confronto che fino a qui è stato positivo, ha portato risultati importanti per il Paese, non per questo o quell'esecutivo, o per questa o quella giunta dell'Anm. Mi è parso che la discussione che ne è seguita mostri una pluralità di posizioni articolate, per cui alla fine conviene a tutti tornare al merito e stare al merito".Tra le altre cose Orlando promette "una nuova legge sulla prescrizione". E sulle intercettazioni garantisce che "saranno rafforzate quelle per i reati contro la pubblica amministrazione" e che "non saranno limitate come strumento di indagine". Vanta i passi in avanti nella giustizia civile e sulla corruzione cita l'Onu: "Dicono che la nostra legge è buona".Poche ore prima il ministro aveva parlato al Tg1 in maniera ancora più esplicita: "Dobbiamo evitare, e il governo fara' di tutto per evitare che le dichiarazioni del presidente dell'Anm, Piercamillo Davigo, sui politici corrotti segnino un ritorno al passato e inneschino nuovi conflitti tra poteri". Sulle intercettazioni sono previsti interventi in due direzioni: "il primo e' di consentire un utilizzo piu' semplice per i reati contro la pubblica amministrazione, l'altro quello di evitare un uso improprio delle informazioni che non hanno rilevanza penale", ha detto il ministro.